L'aerofagia sorge anche quando l'aria deglutita non sempre giunge allo stomaco magari arrivando all'esofago e da qui non abbia una tensione sufficiente a superare il cardias, per cui viene espulsa con una eruttazione ed in questo caso si parla più propriamente di aerofagia esofagea ed invece quando l'aria giunge invece entro lo stomaco per restarvi imprigionata e qui può dare luogo alla cosiddetta aerogastria bloccata, oppure venir espulsa con una semplice e naturale eruttazione.
La sintomatologia delle forme più lievi di aerofagia è piuttosto lieve e preoccupante, in quanto come visto fino ad ora può ridursi a qualche eruttazione, ma nelle forme più gravi invece si possono avere delle vere e proprie crisi, consistenti in una serie di deglutizioni a vuoto, alternate a eruttazioni, in una massiva secrezione salivare cui segue un senso di soffocamento, cardiopalmo e talora aritmia extrasistolica chiamate crisi aerofagiche.
Fortunatamente tali disturbi tendono a regredire in maniera spontaneafino alla completa scomparsa nel giro di trenta o anche sessanta minuti ed il trattamento può consistere nella somministrazione di prodotti appositi utili comesedativi generali.
L'Aerogastria essenzialmente è un ristagno nel fondo gastrico di una quantità d'aria superiore alla normache puo' essere di forma transitoria o permanente, nel primo caso l'aerogastria è generalmente dovuta ad un ostacolo funzionale allo svuotamento dello stomaco e si manifesta con senso di oppressione in regione epigastrica, pesantezza e leggero senso di soffocamento e nei casi più gravi anche palpitazioni talora accompagnate da tachicardia ma quasi sempre il tutto si risolve con una regressione naturale che porta ad una serie di eruttazioni.
La forma permanente di aerogastria invece è per lo più legata alla mancanza di tono della muscolatura gastrica ed i sintomi più tipici possono dare luogo a disturbi di tipo dispeptico, ovvero una digestione lenta abbinata ad un senso di pesantezza a livello epigastrico postprandiale, sensazione di gonfiore, e senzazione di pienezza anche dopo l'introduzione di piccole quantità di cibo.
La diagnosi di questo tipo di aerogastria può essere fatta basandosi sul riscontro radiologico di una grossa bolla gastrica oltre ad essere riscontrabile anche tramite la percussione toracica che può rilevare un aumento di estensione dell'area di traube che corrisponde al fondo dello stomaco ovvero la zona compresa tra il lobo sinistro del fegato, punta del cuore, milza e arcata costale.
Il trattamento di cura dell'aerogastria solitamente avviene con prodotti farmaceutici appositi oppure a seconda della gravità dei casi possono essere utili anche amari naturali dalle proprietà eupeptiche proprio per la loro azione tonica nei confronti della parete gastrica.
Aerofagia e Aerogastria...
Malattie