I bulimici cercano di controllare il loro peso, si abbuffano e poi espellono il cibo dal proprio corpo ricorrendo all’uso di lassativi, purghe o provocandosi il rigurgito.
I malati naturalmente fanno di tutto per nascondere il suddetto segreto e se scoperti tenteranno di negare la cosa, mentiranno perché si vergogneranno di essere stati scoperti.
Diagnosticare quindi questa malattia è difficile: pensate che vi sono anche dei bulimici che mangiano tantissimo, e poi svolgono un’attività fisica anormale per non accumulare del peso.
Praticare tanto sport non è visto quasi mai dai profani come sintomo di una malattia.
Come per altri disturbi alimentari questa suddetta patologia presenta una serie di cause diverse, tra cui ricordo la depressione, la bassa autostima e situazioni di stress.
Comparsa della bulimia
Tale condizione si verifica a qualsiasi età, in modo particolare tra i:
- 12-14 anni (diciamo nella preadolescenza)
- 18-19 anni (prima età adulta)
- 16-40 (soprattutto fra le donne).
Non sono rari i casi di bulimia fra i bambini.
I sintomi della bulimia
Le persone affette dalla suddetta malattia mangiano smoderatamente qualsiasi alimento che capita di trovarsi davanti, non importa la loro natura.
Le abbuffate si ripetono almeno due volte alla settimana per almeno tre mesi.
Il bisogno di mangiare un qualcosa è irrefrenabile, non legato ad un senso di fame.
Spesso i bulimici di lunga data rigurgitano il cibo senza neanche più mettersi delle dita in gola: gli basta sentirsi colpevoli per le abbuffate per auto provocarsi il vomito.
Per cui è probabile che in queste persone non noterete delle abrasioni nelle dita delle mani (riconducibili a tale pratica).
Comunque se starete attenti non vi sfuggirà di sicuro il danneggiamento dello smalto dei denti e le conseguenti otturazioni, cure dentarie che il bulimico avrà subito.
O che il malato spende tantissimo per comprarsi del cibo (predilige i dolci, gli alimenti salati ed ipercalorici).
Come nasce la voglia di abbuffarsi
La voglia di mangiare può iniziare come un tentativo di non affrontare i problemi emotivi, tuttavia può facilmente diventare ossessivo e fuori controllo.
A volte perfino una semplice mezza mela viene avvertita come inopportuna e quindi rimessa.
Le abbuffate possono essere spontanee, legate a situazioni sentimentali, di stress, ma anche programmate (si va in certi negozi per comprare certi cibi per fare baldoria).
Un’infanzia difficile può scatenare questa malattia.
Una madre dotata di una straordinaria bellezza può suscitare un’ invidia ed un tentativo di omologazione fisica da parte di una figlia che appunto magari ha qualche chilo in più.
Anche Una violenza sessuale mai confessate ed affrontata può essere la causa scatenante di questa patologia: si mangia per tentare di stare meglio, per distogliere l’attenzione da questa realtà dolorosa.
Spesso alla bulimia alimentare si accompagna quella sessuale: si cambiano spesso tanti patner (per una compulsione, non perché vi è a monte un desiderio) senza provare piacere e dopo ci si mangia smodatamente.
La bulimia è collegata anche a problemi di ansia, a disturbi ossessivi compulsivi (OCD), a disordini da stress post-traumatico (PTSD) e di personalità.
Non è raro che un bulimico possa pure diventare anoressico (o viceversa).
I bulimici generalmente hanno un peso normale, raramente sono in sovrapeso, mentre gli anoressici tendono a non mangiare per scomparire.
Gli adolescenti vanno incontro ai suddetti disordini alimentari, in quanto non accettano i cambiamenti che gli ormoni determinano nel loro corpo nella fase pubertale.
Le persone affette da bulimia possono rovinarsi lo stomaco e procurarsi delle disfunzioni cardiache continuando ad insistere con l’uso dei lassativi.
Rari invece sono i casi di morte accertati a seguito di tale malattia.
Diagnosi e cura della della bulimia
Il primo passo che dovete fare per poter guarire è ammettere che avete un problema di disordine alimentare e parlarne col vostro medico di famiglia.
Egli vi ascolterà, vi starà vicino e tenterà di indirizzarvi verso degli specialisti (pscicoterapeuti, neuropsichiatri, dietisti ed altri operatori sanitari) che si prenderanno cura di voi.
Solitamente per combattere questa condizione serve un approccio multidiscilinare, ossia affrontarla con l’aiuto di tutti questi esperti.
Potreste dover prendere degli ansiolitici per placare gli stati di ansia che vi prendono.
Terapia cognitivo comportamentale
Parlerete con un terapista delle vostre emozioni più recondite, nascoste, soffocate (come la perdita di una persona a voi cara).
Terrete un diario giornaliero di tutto quello che mangiate, di ciò che vi fa scattare l’impulso irrefrenabile di mangiare la prima cosa che vi capita fra le mani.
Medicine e farmaci per la cura della bulimia
Lo specialista potrà anche prescrivervi anche degli ansiolitici (per fronteggiare l’ansia), o degli antidepressivi, ossia gli SSI (inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina). Gli SSRI come il fluitine servono per trattare l’ansia, gli OCD, le fobie sociali. Naturalmente iniziano a fare effetto dopo diverse settimane dalla loro assunzione (poi si sale come dosaggio). Nei casi gravi potreste dover prendere la sibutramina, ovvero un riduttore dell’appetito.
Il ricovero ospedaliero sarà effettuato quando a causa della vostra malattia sarete in serio pericolo di vita o, in caso di tentato suicidio ed episodi di autolesionismo.
Vi ricordo che da questa condizione si può guarire, se veramente lo vorrete: le medicine ed il terapista possono fare molto, ma non un miracolo se voi non vi decidete ad affrontare seriamente la situazione.
Dovete trovare il coraggio di chiedere un aiuto, senza vergognarvi in quanto siete malati e seguire i consigli ed i percorsi che gli studiosi vi diranno di fare.
Imparate a non inseguire un modello che vi propone la televisione, una rivista di moda: voi siete diversi e dovete accettarvi per quello che siete.
La diversità è un bene, non un male: le persone vi ameranno anche se non siete perfettamente tonici, statuari, magrissimi.
Avrete periodi in cui sarete migliorati, frequenti ricadute, però dovete rialzarvi e riprendere ad amare la vita e voi stessi e vedrete che prima o poi guarirete.