Nome comune: Camomilla comune o Camomilla volgare
Francese: Camomille commune; Matricaire
Inglese: German camomile
Famiglia: Asteraceae
Parte utilizzata: sommità fiorite
Quando si parla di Camomilla occorre in realtà distinguere fra due piante:
- Matricaria recutita L. (Matricaria chamomiila) - Camomilla comune o Tedesca
- Anthemis nobilis L. - Camomilla romana o Inglese
Quest'ultima presenta un'azione terapeutica ed indicazioni cliniche analoghe a quelle della Matricaria, anche se nell'insieme presenta un'attività più blanda.
Manifesta però una più spiccata azione emmenagoga.
Spesso vengono mescolate nei tagli tisana perché l'Anthemis nobilis è più bella a vedersi.
Costituenti principali della camomilla comune (cosa contiene):
- olio essenziale: camazulene (responsabile della colorazione blu)
- proazuleni: matricina
- flavonoidi: apigenina, luteolinia, rutina ecc.
- spiroeteri
In particolare:
- a-bisabololo, camazulene, matricina, spiroeteri: azione antiflogistica.
- a-bisabololo: azione antisettica ed antiulcera.
- apigenina ed alcuni flavonoidi: azione spasmolitica muscolotropa.
La concentrazione di questi costituenti può variare molto, soprattutto nell'olio essenziale:
- cumarine: umbelliferone ed erniarina
Attività principali della camomilla : aromatica, amaricante; antiflogistica ed antispasmodica; ulcero-protettiva, lenitiva, antimicrobica.
Curiosità sulla camomilla
- Il nome chamomilla, deriva da una parola greca che significa "mela nana" perché l'odore dei fiori ricorda quello delle mele ranette (Plinio il Vecchio); matricaria deriverebbe dal latino matrix, cioè utero, in virtù delle sue proprietà emmenagoghe.
- I primi a cantare le lodi della Camomilla furono gli Egizi i quali ebbero una tale considerazione per le virtù terapeutiche della pianta, in particolare le attribuivano qualità febbrifughe, da dedicarla al dio sole. In Grecia era considerata un prezioso rimedio adatto a curare un'infinità di malanni e disturbi. Nel Medioevo e nel 1500 era indicata come antinevralgico e tonico ideale per fare sparire la stanchezza fisica e l'indolenzimento in generale.
- In pediatria è la bevanda alternativa al latte e la prima medicina dei bambini.
- Weiss R. consiglia la roll kur (cura del rotolamento) in caso di ulcera gastrica: il paziente deve assumere la mattina al risveglio, e ancora coricato, una tazza di Camomilla restando 5-10' minuti supino, poi sul lato destro, quindi sul lato sinistro, infine prono, per la stessa quantità di tempo. Si può utilizzare sia la tisana (che deve essere molto concentrata: due-tre cucchiaini di fiori per tazza)
- T.M., 40 gocce in un bicchiere di acqua calda. È consigliabile ripetere l'assunzione un'ora prima di pranzo, verso le 17, ed infine prima di coricarsi. L'assunzione, comunque, deve essere tra i pasti ed anche a stomaco vuoto.
Proprietà benefiche ed Impiego terapeutico dela camomilla Matricaria recutita:
- difficoltà digestive;
- cefalea, insonnia;
- dismenorrea;
- turbe della menopausa,
- infiammazioni della pelle,
- eczema, dermatosi,
- congiuntiviti (uso esterno).
Come spasmolitico e carminativo è indicata nelle coliche digestive (coliti, meteorismo ecc.), e in caso di alterazione della flora batterica, ad esempio dopo una terapia antibiotica, in quanto contribuisce a ricostituirla (tre-quattro tazze di infuso).
Importanti sono inoltre le proprietà aromatiche ed amaricanti della pianta in grado di facilitare i processi digestivi.
Il suo uso è considerato preventivo e curativo in caso di ulcera e nelle infiammazioni acute e croniche della mucosa gastrointestinale: l'alfa-bisabololo si oppone all'ulcerazione gastrica indotta da
diversi agenti, quali stress, alcol, indometacina ecc. (Bruneton J., Pharmacognosie).
Si assumerà allora, lontano dai pasti e bevendo lentamente, una tazza tre volte al dì tra i pasti e per diverso tempo.
La tradizione popolare fa ricorso da sempre all'infuso di Camomilla come lavanda nelle infiammazioni delle mucose, in particolari in quelle vaginali, tanto è vero che, anche a livello industriale, esistono ormai da anni preparati a base di Camomilla.
Poiché in tali affezioni spesso l'agente etiologico è da individuarsi in un'alterazione della flora batterica residente, sono state fatte ricerche per verificare l'attività antimicrobica della pianta: a questo proposito è stato evidenziato come responsabile di tale attività non sia solamente l'olio essenziale ma anche la componente flavonoidica.
Il consumo di camomilla nel corso degli anni è diventata una prassi comune alla sera, per molte persone, primima di coricarsi.
Possibili effetti collaterali e controindicazioni della camomilla:
Purtroppo anche la camomilla, pur essendo una delle piante maggiormente utilizzate al mondo, non è esente da controindicazioni ed effetti collaterali che possono colpire esclusivamente persone allergiche, causando tal volta le seguenti problematiche:
- prurito e raucedine
- gonfiore alle mani, alla gola al viso
- difficoltà a respirare e difficiltà anche a deglutire
Ovviamente in presenza di tali reazioni è bene oltre che interrompere l'assunzione della camomilla, consultare subito il proprio esperto di riferimento per evitare eventuali e gravi complicazioni.