Helicobacter Pylori: Cosa succede
L’H. Pylori è un batterio che si diffonde nel corpo a causa del consumo di alimenti o acqua contaminata da feci. Questo batterio agisce in maniera aggressiva nello stomaco e nel duodeno, attaccando il tessuto protettivo che li ricopre. Questo porta al rilascio di alcuni enzimi e tossine che a lungo andare possono, direttamente o indirettamente, danneggiare le cellule dello stomaco e del duodeno.
Ciò innesca una spirale negativa: lo stomaco e il duodeno, privati della loro mucosa-barriera, diventano vulnerabili ed estremamente sensibili ai danni dei succhi gastrici, come l’acido dello stomaco,causando o infiammazioni croniche delle pareti dello stomaco (gastrite) o del duodeno (duodenite).
Negli Stati uniti l’infezione da H.Pylori è piuttosto rara nei bambini, ma diventa comune in età adulta. Nei paesi in via di sviluppo, invece, il problema è più cogente perché tale infezione si presenta in maniera massiccia anche in bambini sotto i 10 anni.
Helicobacter Pylori : sintomi
Molti individui che soffrono di gastrite cronica o duodenite non manifestano sintomi.
Quando il problema persiste, possono nascere ulcere duodenali o gastriche.
I sintomi ulcerali più comuni sono:
- Dolore e fastidio (nella parte superiore dell’addome);
- Gonfiore;
- Sensazione di sazietà anche dopo aver mangiato piccole porzioni di cibo;
- Mancanza di appetito;
- Nausea e vomito;
- Feci scure, color catrame;
- Spossatezza (nel caso di ulcere sanguinanti).
In casi più rari la gastrite cronica provoca cambiamenti anomali nel rivestimento dello stomaco, tali da indurre ad alcune forme di cancro.
Helicobacter Pylori : Diagnosi
Ci sono diversi modi per diagnosticare infezione da H. Pylori, ma i più comuni sono:
- Esami del sangue: rilevano gli anticorpi specifici (proteine) che il sistema immunitario sviluppa in risposta al batterio di H. Pylori;
- Test del respiro (breath test): il paziente deve bere una soluzione che contiene una sostanza che è attaccata dal batterio H. Pylori. I prodotti di degradazione vengono rilevati nel respiro, testimoniando la presenza del batterio;
- Test delle feci: rilevano le proteine di H. Pylori nelle feci.
Helicobacter Pylori : persone a rischio e predisposizione
I test diagnostici per l’infezione da H. Pylori sono consigliati a coloro che soffrono di gastriti o se si è avuto un’ulcera. Sebbene tale batterio sia una delle cause più comuni per ulcere, non sempre chi soffre di tale patologia è affetto da infezione da H. Pylori. Ci sono alcuni farmaci, infatti, come l’aspirina o l’ibuprofene (principio attivo dei farmaci antinfiammatori non steroidei) che possono causare ulcere peptiche.
Se non si hanno sintomi è sconsigliabile sottoporsi ai test. Ciò non vale per coloro che in famiglia contano casi di cancro allo stomaco , in particolare gli individui di origine cinese, coreana o giapponese che hanno una maggiore incidenza di cancro allo stomaco.
Helicobacter Pylori : terapia
Persone che hanno un’ulcera peptica, gastrica o duodenale attiva o associata ad infezione da H. Pylori devono essere curati attraverso l’assunzione di farmaci.
Generalmente il trattamento con un unico farmaco non sortisce alcun effetto, tantoché la terapia prevede l’assunzione di due o più farmaci almeno per 7 giorni.
Andando nello specifico, la maggior parte delle terapie di cura comprendono:
- un inibitore delle pompa protonica. Questo riduce la produzione di acido nello stomaco, consentono ai tessuti danneggiati di guarire dall’infezione più in fretta;
- due tipi di antibiotici che riducono il rischio di fallimento della terapia.
Sebbene non esista un’unica terapia ottimale per la lotta all’infezione del H. Pylori, l’American College of Gastroenterology prescrive un trattamento che conta della combinazione di almeno tre farmaci che ha sortito successo per il 90% dei casi.
Helicobacter Pylori : effetti collaterali della terapia
Circa il 50% dei pazienti presenta effetti collaterali dovuti alla terapia contro l’infezione, ma solo un 10% la abbandona totalmente.
Gli effetti collaterali più comuni sono:
- sapore metallico in bocca;
- arrossamento cutaneo, cefalea, nausea, vomito, sudorazione e battito cardiaco accelerato (a seguito della combinazione dei farmaci con bevande alcoliche);
- feci nere e stitichezza;
- diarrea e crampi allo stomaco.
Helicobacter Pylori : fallimento della terapia
Oltre un 20% dei paziente non guarisce dall’infezione da H. Pylori dopo aver completato il primo ciclo. In questo caso è raccomandato un secondo ciclo che prevede l’assunzione di un inibitore della pompa protonica e di due antibiotici per almeno 14 giorni. Gli antibiotici sono diversi da quelli assunti nel primo ciclo.
Follow –up
Dopo aver completato il trattamento da H. Pylori, vengono ripetuti i test del respiro e dello feci per essere sicuri che l’infezione sia guarita. L’esame del sangue non è utile perché non sempre veritiero, infatti gli anticorpi rilevati dai test rimangono nel sangue anche dopo 4 mesi che l’infezione è guarita.
Considerazioni finali dedicate all'helicobacter Pylori:
L’helicobacter pylori è un batterio che si trova nello stomaco e può causare infiammazioni allo stomaco e al duodeno, fino alle ulcere. Può non provocare sintomi oppure manifestarsi in maniera evidente tramite gonfiore, dolore, sensazioni di pienezza , nausea, vomito e feci color scuro. Le ulcere che sanguinano possono causare una diminuzione del sangue nel corpo. In caso di sintomi manifesti si possono avviare una serie di test quali quello del sangue, del respiro e delle feci. Non esiste una terapia unica e ottimale, ma un trattamento di farmaci che conta di inibitori della pompa protonica e di due antibiotici.