Le uniche opzioni disponibili (impianto di protesi di silicone e innesto di grasso) avevano limitazioni come l’evidente artificialità del risultato (protesi di silicone nei glutei) o il riassorbimento quasi completo del materiale (nel caso di trapianto di grasso), che limitarono la domanda di intervento chirurgico per aumentare il fondo schiena.
La chirurgia plastica e la medicina estetica però si sono evolute enormemente negli ultimi anni, e quindi è ora possibile sollevare il fondo schiena e modellare il contorni dei glutei mediante terapie poco invasive quali la bioplastica e la liposuzione, entrambe eseguite con anestesia locale e senza ricovero ospedaliero o uso di protesi in silicone, con risultati visibili in poche ore.
Dopo la bioplastica il paziente può sedersi normalmente e ritornare alle attività regolari già dal giorno successivo (nel caso di impianto di protesi di silicone invece il paziente non poteva sedersi ed era costretto a dormire prono per circa 15 giorni).
La bioplastica viene realizzata con l’utilizzo di PMMA (polimetilmetacrilato). Il PMMA è una sostanza biocompatibile, utilizzata in medicina da oltre 70 anni, e adoperato in Brasile nella medicina estetica da quasi 20 anni anche in quantità significative, con risultati sorprendenti.
Il prodotto è distribuito da ANVISA (Agenzia Nazionale di Sorveglianza sanitaria), che dimostra la sua efficacia e affidabilità.
Negli Stati Uniti, l’FDA ha permesso l’utilizzo esteso del PMMA dopo diversi studi su più di 200 000 individui, che ne hanno confermato la sicurezza e la biocompatibilità.
Essendo quindi un prodotto stabile, permanente, biocompatibile, inerte e non migrante, il PMMA è attualmente considerato ottimale per l’aumento del fondoschiena.