Normalmente circa il 2% di donne ad un certo punto della vita sperimenta le cisti di Bartolini, colpendo solitamente fascia di donne sessualmente attive (20-30 anni), bambine e donne in menopausa non vengono colpite, nel primo caso le ghiandole non iniziano a funzionare fino alla pubertà, e nel secondo caso le donne hanno iniziato una fase di secchezze biologiche naturali che evita il ristagno di liquidi nei percorsi predisposti. La ciste di Bartolini può rimanere piccola e indolore senza provocare nessun sintomo, tuttavia è possibile che si infetti creando un ascesso (una raccolta di pus dolorosa) proprio nella sede della ghiandola, diventa dolorosa e scomoda solo se aumenta di dimensioni (nella vulva organi sessuali esterni), e duole durante i rapporti sessuali, quando si cammina o si sta seduti. Normalmente ci si accorge di avere queste cisti solo se provocano dolore, o fino a quando non viene trovato da un operatore sanitario durante un test di routine di screening del collo dell'utero (pap-test) o un altro esame ginecologico. Se la ciste diventa grande o dolorosa, una serie di trattamenti sono disponibili per drenare e rimuovere la parte infiammata, spesso si attua un piccolo intervento chirurgico in anestesia locale (antidolorifici), che dura circa 20 minuti per drenare e rimuovere l’accumulo, in seguito ci vorranno circa due settimane per riprendersi, l’ascesso può ripresentarsi fino al 38% dei casi, spesso l’infiammazione può causare gonfiore alle grandi labbra e temperatura elevata (febbre) di 38 ° C o superiore. Anche diversi tipi di batteri possono causare un'infezione che blocca il condotto, alcuni di questi possono essere trasmessi attraverso i rapporti sessuali, mentre altri si trovano nell'ambiente, i più comuni sono : Gonococco; di solito responsabile per la gonorrea (una infezione a trasmissione sessuale) e può essere responsabile di circa un terzo delle cisti di Bartolini Chlamydia trachomatis; facilmente responsabile per la clamidia (un'altra infezione sessualmente trasmissibili) Escherichia coli; spesso artefice di intossicazioni alimentari Streptococcus pneumoniae; responsabile di infezioni da pneumococco, quali infezioni dell'orecchio interno o dei seni Haemophilus influenzae; a cui sono dovute una serie di infezioni come epiglottite, un'infezione dell'epiglottide (il lembo di tessuto nella parte posteriore della gola). Alcuni sintomi sono simili a infezioni a trasmissione sessuale, come perdite vaginali, prurito o dolore, per questo utile sarebbe un controllo ginecologico approfondito con un tampone dell’area genitale utilizzato per raccogliere un campione di cellule da analizzare per capire l’origine di eventuali infezioni, nel periodo di menopausa, se si hanno rigonfiamenti alla vulva, può essere necessario una biopsia della cisti, un atto medico che consiste nel prendere un piccolo campione di tessuto in modo che possa essere esaminato al microscopio, questo per scongiurare l’ipotesi sintomatica del cancro vulva, tumore relativamente raro, 1.000 casi diagnosticati in Italia ogni anno, semplici cure consigliate dal medico sono; bagni caldi, impacco caldo (panni di lana o di cotone riscaldati con acqua calda) tenuto contro la zona, o farmaci come paracetemol e ibuprofene (OTC – farmaci da banco), se la cisti diventa ascesso (una raccolta di pus doloroso), il medico potrà prescrivere antibiotici per eliminare l'infezione. Dato che le cisti possono essere recidive (spesso ritornano) è consigliato nei casi di grandi dimensioni o ascessi di cisti dolorosi, l’inserimento del catetere Balloon, l’inserimento, avviene attraverso un taglio della ciste stessa, conosciuto anche come il posizionamento del catetere o fistolizzazione, (sottile tubino di plastica al suo estremo vi è un palloncino di contenimento contenente una sostanza salina, palloncino che serve a occupare spazi vuoti i quali potrebbero riempirsi di liquido infetto) questa procedura viene utilizzata per drenare il liquido purulento dell’ascesso e per creare una fistola (di passaggio) e drenare il liquido che si accumula man mano, l’inserimento del catetere o palloncino viene effettuata ambulatorialmente, il che significa non sarà necessario restare in ospedale durante la notte, è sufficiente un ricovero giornaliero, in anestesia locale, solo alcuni casi si utilizza un’anestesia totale dato la delicatezza della zona da trattare, in seguito ad un punto di sutura per chiudere il taglio nella ciste e posizionare il catetere. Il Balloon viene mantenuto per circa quattro settimane, il tempo necessario per la ricostruzione di cellule sane che cresceranno intorno al catetere stesso (epitelizzazione), in seguito definitivamente rimosso, studi affermano che 83-97% delle donne guarite bene con questa tecnica non ha più avuto alcun ricomparsa di cisti o ascessi. Alcune possibili complicanze di questa metodologia sono: dolori generali locali, dolore durante i rapporti sessuali, gonfiore delle labbra (le labbra intorno all'apertura della vagina), infezione, ascesso ricorrente, sanguinamento e cicatrici. Altre procedure chirurgiche ambulatoriali si possono attuare in base al tipo di problematica esempio, la marsupializzazione, con un’ incisione (taglio) il fluido viene scaricato, i bordi della pelle vengono poi cuciti di nuovo insieme in un modo particolare permettendo a qualsiasi ulteriore accumulo di liquidi di continuare a fuoriuscire, intervento che dura circa 15-20 minuti, le complicazioni possibili sono le stesse di quelle sopra elencate. Il Nitrato d'argento ablazione della ghiandola, è una miscela di sostanze chimiche usato in medicina, ad esempio per cauterizzare (bruciare) le estremità dei vasi sanguigni per impedire loro di sanguinamento, in ablazione della ghiandola nitrato d'argento, è un bastoncino solido largo 0,5 centimetri e lungo 0,5 centimetri, inserito effettuando un’ incisione, pulita la ciste dal pus, posto il bastoncino di nitrato d'argento nella zona di spazio creatasi, si forma un piccolo nodulo solido intorno al bastoncino il quale dopo pochi giorni viene rimosso o cade da solo, è possibile un bruciore di pelle intorno al bastoncino il primo giorno d’inserimento che passa nel giro di poco tempo. Anidride carbonica laser, una procedura che utilizza il laser per creare un'apertura nella pelle, la ciste completamente rimossa col laser stesso. Ago aspirato, un ago che buca e aspira drenando la ciste. Durante la scleroterapia alcool, un ago viene utilizzato per drenare la cisti e la cavità è riempita con un liquido che è del 70% di alcol, questo è lasciato nella cavità cisti per cinque minuti ed è poi scaricata. Il tasso di ricorrenza di una ciste o un ascesso, dopo una di queste procedure è, in media, circa il 20%, per quanto riguarda l’ agoaspirato il tasso di recidiva a 38% e uno studio di marsupializzazione non ha trovato il ripetersi dell’infiammazione. La ciste di Bartolini, potrebbe essere un sintomo del cancro vulvare, un tumore che colpisce la vulva (organi sessuali esterni di una donna), una forma relativamente rara di cancro, più di circa 1.000 casi solo ogni anno. Vi sono diversi tipi di cancro vulvare, a seconda della fase della malattia, ovvero quando viene diagnosticata, la prospettiva di guarigione può essere buona, una visita dal ginecologo è consigliata non appena si notano variazioni alla tua vagina, come il dolore o prurito. Prevenire infezioni vaginali in generale soprattutto con alcuni batteri responsabili di infezioni sessualmente trasmesse (IST), come la gonorrea e clamidia, proteggersi contro queste infezioni praticando sesso sicuro, utilizzare un metodo contraccettivo di barriera, come il preservativo ogni volta che hai un rapporto sessuale vaginale o anale, non utilizzare corpi esterni (vedi giocattoli) senza un’adeguata igiene e protezione, sottoporsi a regolari visite di controllo per le infezioni sessualmente trasmesse (IST).Diffusione della cisti di bartolini
Sintomi cisti di bartolini:
Terapia per la cura della cisti di bartolini:
Prevenzione cisti di bartolini:
Cisti di bartolini
La cisti di bartolini è una cisti che coinvolge direttamente le ghiandole di bartolini.
Quali sono le cause delle cisti di bartolini? Le ghiandole di Bartolini sono una coppia di ghiandole dimensioni di un pisello, trovasi appena dietro i lati delle piccole labbra (la coppia interna delle labbra che circondano l'ingresso della vagina), di solito sono poco visibili infatti raramente son più grandi di 1 cm di diametro, ghiandole che producono piccole quantità di liquido denso e vischioso atto a lubrificare, liquido che tramite minuscoli condotti lunghi circa 2 cm defluisce verso il basso nella vagina, quando questi canali si riempiono di liquido si possono ostruire, creando cisti (piccole sacche piene di liquido di solito innocue).