La misura del piatto influisce?
A dimostrare come la taglia del piatto possa influenzare la quantità di cibo che ingeriamo, c’è per esempio uno studio sugli spettatori che al cinema sgranocchiano popcorn da secchielli large o extralarge. È stato dimostrato che mangiano il 45% di prodotto in più e che nel caso il prodotto non fosse buono ne viene mangiato comunque il 34% in più. Un altro studio ha calcolato che se a un bimbo vengono serviti i cereali in una scodella di formato classico, ci sono più probabilità che pretenda il bis. Ma se verranno serviti in una tazza più piccola, si il bambino chiederà il bis, ma la quantità di cibo assunto sarà minore. Un piccolo trucco che è applicabile anche alla vita di ognuno. Da uno studio si è visto che una persona può perdere poco più di un chilo al mese solo stando attento ad usare piatti più piccoli, a tenere i cibi grassi e poco sani lontano dagli occhi e a non mangiare mentre guarda la tv. Il problema è che la maggior parte della gente ha troppo caos intorno per focalizzarsi con consapevolezza su ogni boccone e chiedersi se è sazio. Le persone non si rendono conto di quanto un fattore tanto banale come la dimensione di un piatto o di una scodella sia in grado di influenzare la quantità di cibo che viene assunto. C'è poi l’errata convinzione che lo stomaco comunichi spontaneamente col suo proprietario quando è pieno ed è il caso di smettere di mangiare. Niente di più sbagliato perché lo stomaco è bugiardo e c’è persino un esperimento che lo prova: un gruppo di commensali che mangiavano zuppa da scodelle senza fondo, programmate per riempirsi gradualmente e in automatico man mano che venivano svuotate, finiva per ingollare il 73% di alimento in più rispetto a chi usava stoviglie normali. Dunque essere attenti a come lavora il cervello è un sicuro aiuto per la dieta.
Come perdere 1 kg o più in un mese
Una soluzione per perdere quel grasso in eccesso che tanto da fastidio, potrebbe essere la regola delle tre Q e dei sette passi. Innanzitutto le tre Q: qualità, quantità e quotidianità per migliorare la propria cultura alimentare. In secondo luogo sette step che consentono di ridurre il grasso in eccesso.
Eccoli:
- Porzioni distorte: i piatti di oggi sono molto grandi, troppo. Durante la dieta scegli quelli da dessert e dividili idealmente in quattro parti: due quarti riempili di verdura e frutta, un quarto di carboidrati (pasta, riso integrale o patate) e l’altro di proteine (pollo, pesce o formaggi).
- Menù pianificati: sapere cosa mangiare e cucinare per preservare i nutrienti dei cibi. Predisponi alcuni snack o spuntini sani nel corso della giornata.
- No ai cibi conservati, contengono troppo sale e conservanti. Sì ai cibi freschi, frutta e verdura.
- Meno proteine e ben selezionate: legumi, pesce non di allevamento, un po’ di parmigiano. Limitare la carne rossa.
- No alle bibite gassate. Bevi invece molta acqua (almeno 8 bicchieri al giorno).
- Qualità invece della quantità. Mangiar sano costa di più? Se pensi bene a ciò che cucini riuscirai anche a risparmiare.
- Regola del 90/10. Mangia sano per il 90% del tempo e concediti degli strappi per il restante 10%
- Aggiungere poi attività fisica come portare a passeggio un cane o fare le scale al posto dell'ascensore. Queste regole si adattano benissimo ad ogni persona perché sono fatte apposta per permettere ad ognuno di dare il tocco finale.
Metodi alternativi per dimagrire: ridere
Una recente ricerca ha evidenziato che una sana risata fa bruciare calorie e quindi buttare giù qualche chilo di troppo. 10-15 minuti al giorno di sbellicamento fanno consumare tra le 10 e le 40 calorie. In un anno, secondo i ricercatori, si potrebbero perdere due chili a suon di risate. Per ottenere questa conclusione sono state analizzate 45 coppie di amici. A ogni coppia venivano mostrati alcuni spezzoni di film comici come Austin Powers e Tutti pazzi per Mary, intervallati da un noioso video di una pecora che bruca l'erba nella campagna inglese. Grazie a speciali strumenti, i ricercatori hanno misurato la presenza di ossigeno e anidride carbonica nella stanza, durante i momenti riderecci e durante quelli noiosi. In questo modo hanno calcolato il dispendio energetico. Risultato: ridendo si brucia il 20% di calorie in più rispetto a quando si è a riposo. Quindi life less serious, meno musi lunghi e più risate contagiose. Fa bene all'umore e per dimagrire.