Doppie punte dei capelli: cosa fare?
Per capire esattamente quale parte del capello è interessata da questo inestetismo, può essere utile vedere come è fatto un capello. Se tagliamo trasversalmente un capello possiamo distinguere tre zone concentriche, che partendo dall’interno verso la periferia, sono chiamate: midollo, corteccia e cuticola. Le cellule che formano le tre zone vengono, alla fine, tutte in qualche modo cheratinizzate. Il midollo è la parta più interna ed è ridotta, la corteccia o strato fibroso è la parte intermedia e costituisce la massa principale del capello, la struttura portante che conferisce al capello resistenza alla trazione, al piegamento alla frizione ed ai raggi ultravioletti. La cuticola rappresenta infine lo strato più esterno ed è composta da 6-8 strati di cellule cornee appiattite sovrapposte le une alle altre, come le tegole di un tetto. Quando il capello è sano queste scagliette sono ben aderenti le une alle altre e regolari, mentre quando viene danneggiato, per esempio da un trattamento cosmetico troppo aggressivo (es. permanenti, decolorazioni, colorazioni, spazzolatura troppo energica, stirature) o per eccessiva esposizione al sole o al cloro delle piscine, si sollevano e diventano irregolari. Se le squame sono aperte il capello è ruvido, sfibrato e perde in lucentezza e pettinabilità, mentre quando la sua superficie è liscia e compatta, riflette bene la luce, mostrandosi in tutta la sua bellezza. L’arma migliore per combattere questo fastidioso inestetismo, è la prevenzione. Per non dover ricorrere alle forbici del nostro parrucchiere ogni donna dovrebbe curare di più i capelli ed evitare di stressarli costantemente.