I noduli dell’eritema nodoso hanno un diametro che può variare da 1 cm a 10 cm, e il loro gonfiore è causato proprio dall’infiammazione in corso. Tali noduli possono comparire raramente anche in altri punti del corpo, ossia sulle braccia, sulle natiche, sui fianchi, sulle caviglie e sulle cosce, e sono spesso accompagnati anche da un po’ di febbre, stanchezza, debolezza, sudorazione notturna, poliartralgie (dolori a più articolazioni), linfadenopatia (ingrossamento dei linfonodi), sinovite (infiammazione della membrana sinoviale), inappetenza e emicrania. L’eritema nodoso può guarire da solo, risolvendosi in un periodo che può andare dalle tre alle sei settimane.Dopo la guarigione, può lasciare un aspetto temporaneo che è simile a piccole lesioni o a lividi che, tuttavia, alcune volte possono anche risultare cronici. Le lesioni iniziano come piatte e rossastre, e nel giro di qualche giorno possono diventare violacee e gonfie, fino ad assumere sfumature marroni. Nonostante si tratti di un’infiammazione che in genere scompare nel giro di alcune settimane, come già affermato esiste anche l’eritema nodoso cronico che può durare vari anni: l’eritema nodoso cronico, con recidive intermittenti, può presentarsi con o senza altre condizioni cliniche. In genere sono le donne ad essere più colpite da eritema nodoso, e si tratta per lo più di persone che hanno un’età compresa fra i 25 e i 40 anni. L’eritema nodoso è comune nella zona corrispondente alle tibie, ma può verificarsi anche su altre zone del corpo come braccia, glutei, caviglie, polpacci, cosce. I segni dell’eritema nodoso iniziano con essere di colore rosso e sono noduli dolorosi e nel giro di pochi giorni possono prendere un colore violaceo che nelle settimane successive si trasforma anche in colore marrone. Quando l’eritema nodoso si è già manifestato, le sensazioni sono invece di arrossamento, calore, gonfiore e sensibilità al tatto. L’eritema nodoso può presentarsi come condizione isolata o in associazione ad altre patologie. Le condizioni cliniche che provocano in genere l’eritema nodoso comprendono:Come si presenta l'eritema nodoso?
Durata - quanto dura il fastidio?
Maggior predisposizione
Sintomi dell’eritema nodoso
Alcune persone avvertono dei sintomi che precedono lo sviluppo di un focolaio, e sono:
Quali sono le cause dell’eritema nodoso?
assunzione di alcuni farmaci (come ad esempio: penicillina, barbiturici, idantoina, ioduri, salicilati, pillola anticoncezionale, estrogeni, sulfamidici), mal di gola, infezione da streptococcus, tubercolosi, salmonella intestinale, clamidia, meningococco, linfogranuloma venereo, epatite B, tularemia, leptospirosi, psittacosi, histoplasmosi, malattie fungine, mononucleosi infettiva, sarcoidosi, malattia di Behçet, leucemia, febbre reumatica, colite ulcerosa, malattie infiammatorie intestinali croniche (morbo di Crohn e colite ulcerosa) normale gravidanza.
Di solito la diagnosi di eritema nodoso è abbastanza semplice, e si basa per lo più sull’aspetto dei noduli. A volte viene fatta una biopsia come conferma, per esempio se un paziente presenta il problema solo su di un’area isolata. La biopsia degli strati più profondi del tessuto della pelle possono dimostrare se si tratta effettivamente di eritema nodoso. Una volta che la diagnosi dei noduli assicura che si tratta di eritema nodoso, si può passare a trattare la pelle infiammata. I trattamenti per l’eritema nodoso comprendono i farmaci antinfiammatori ed il cortisone per bocca o per iniezione. A volte, per ridurre l’infiammazione in modo efficace, viene utilizzata la colchicina. Il trattamento deve essere personalizzato per ogni singolo paziente e a seconda delle condizioni presenti. Generalmente non si utilizza la terapia farmaceutica topica, anche se il caldo ed il freddo possono ridurre il fastidio. Il trattamento ayurvedico per l’eritema nodoso ha lo scopo di curare la pelle infiammata e di identificare e trattare eventuali condizioni cliniche preesistenti. Alcuni trattamenti ayuverdici molto utili in questa condizione sono: l’Arogyavardhini, il Triphala-Guggulu, il Maha-Manijshthadi-Qadha, il Kamdudha-Vati, il Gandhak-Rasayan e il Chandraprabha-Vati. Sono inoltre ottimi trattamenti che agiscono sul Ratka (il tessuto connettivo) ed il Mansa (il tessuto muscolare) che includono il Patol, il kutki, la Saariva, il Pathé, la Musta, il Triphala, la Nimba ed il Kutaj. Alcune erbe possono ridurre l’infiammazione da eritema nodoso e accelerare la guarigione, tuttavia è sempre meglio consultare il medico. Diverse erbe possiedono sostanze capaci di controllare l’infiammazione e di favorire la guarigione mediante l’applicazione topica. Tra queste erbe si ricordano soprattutto la camomilla, la calendula, la melissa e l’achillea. Anche il gel a base di Aloe Vera si è dimostrato efficace: alcuni studi hanno infatti dimostrato che un polisaccaride dell’Aloe, chiamato aloeride, aumenta l’attività dell’NF-kappa B, un complesso proteico che si trova praticamente in ogni cellula del corpo e che è coinvolto nelle funzioni immunitarie. Sembra che alcune terapie omeopatiche possano aiutare a ridurre i sintomi associati all’eritema nodoso. Il Rhus toxicodendron, ad esempio, può aiutare molto se si ha difficoltà ad addormentarsi per i dolori provocati dall’eritema nodoso. Se non si conosce questo rimedio, si può rimanere fortemente sorpresi dal fatto che provenga dall’edera velenosa. C’è tuttavia solo una piccolissima percentuale di reazione avversa, poiché le formule omeopatiche devono sempre stimolare in qualche modo il sistema immunitario per renderlo reattivo, un po’ come avviene anche per le comuni vaccinazioni. Contro l’eritema nodoso è importante assumere nella dieta dei flavonoidi vegetali, poiché hanno moltissime proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. I migliori sono le catechine del tè verde, l’esperidina proveniente dagli agrumi, la quercetina della frutta, della verdura e dei cereali, in primis del grano saraceno. Secondo varie ricerche, la quercetina ha effetti antinfiammatori, andando a bloccare l’attività della lipossigenasi e della ciclossigenasi, enzimi che regolano la produzione e il rilascio di sostanze chimiche responsabili di causare l’infiammazione, e cioè i leucotrieni e l’istamina. In conclusione si può affermare che, come non esiste un trattamento unico per l’eritema nodoso, così i sintomi e le cause di questa antipatica condizione possono variare da persona a persona. Qualsiasi sia la cura prescelta, si consiglia sempre di evitare traumi alla zona, tipo sport in cui si salta o corre (come l’aerobica o il calcio ad esempio) e di evitare anche traumi locali come rasature e cerette. È importante sottolineare che l’eritema nodoso, benché sia fastidioso e spesso anche doloroso, non minaccia gli organi interni e le prospettive a lungo termine in genere sono buone. Tuttavia, se si presentano sintomi gravi come febbre alta, recidive frequenti, gonfiore dei linfonodi del collo, sotto il mento, delle ascelle o a livello dell’inguine, è necessario correre a consultare un medico di fiducia.Come viene diagnosticato un eritema nodoso?
Come viene trattato l’eritema nodoso?
Trattamenti e terapie per la cura dell'eritema nodoso
Il trattamento ayurvedico contro l’eritema nodoso
Poiché l’eritema nodoso è associato in genere ad altre infezioni croniche e a malattie infiammatorie croniche, il trattamento mira anche a ridurre l’infiammazione cronica e la specifica patologia che si trova alla base di questa condizione. Le cure come il Manjishtha, la Saariva, il Guduchi, l’Amalaki ed il Gokshyr sono utilissime in queste situazioni.Erbe per la cura dell’eritema nodoso
Eritema nodoso e cure omeopatiche
Eritema nodoso e alimentazione: quali alimenti consumare?
Considerazione finale sull'eritema nodoso