Il disco è composto da:
- anello discale, formato da più strati fibrosi;
- nucleo, posto al centro del disco, formato da una sostanza gelatinosa;
- placche cartilaginee.
L’ernia del disco si verifica quando l’anello fibroso del disco si rompe o si indebolisce, provocando la fuoriuscita del nucleo gelatinoso e la conseguente pressione sul canale spinale o sulle radici nervose. C’è da aggiungere che il nucleo rilascia una sostanza chimica che può irritare i nervi fino a provocare infiammazioni e dolori.
I sintomi dell’ernia del disco cervicale sono:
- dolore cervicale
- dolore tra le scapole
- dolore che si prolunga sul braccio verso mani e dita
- formicolio o intorpidimento alla spalla o al braccio
Le cause dell’insorgenza dell’ernia del disco cervicale, solitamente, sono dovuto a movimenti sbagliati o improvvisi di collo e spalle (ad es. dopo una caduta o in seguito ad un incidente automobilistico).
Esistono, però, anche dei fattori di rischio che rendono più probabile incorrere in questo disturbo:
- l’avanzare dell’età;
- casi di trauma alla colonna vertebrale;
- stile di vita errato (poco esercizio fisico, dieta non equilibrata, fumo);
- postura e sollevamento di oggetti non corretti, che possono essere causa di stress ulteriore per la colonna vertebrale.
Diagnosi dell'ernia cervicale:
Una cura corretta deve sempre trovare le basi in una diagnosi precisa e corretta, che dovrà comprendere:
- anamnesi: con il proprio medico si raccoglieranno tutte le informazioni relativamente ai sintomi, alla loro gravità e alle terapie già affrontate, in modo da indirizzarlo verso la diagnosi;
- visita medica: utile per esaminare problemi di movimento ed equilibrio nonché il grado di dolore;
- esami diagnostici: radiografie per escludere altri problemi (es. infezioni), TAC e risonanze magnetiche per una visione più precisa della colonna vertebrale e la rilevazione dell’ernia del disco.
Il trattamento di cura dei casi di ernia del disco cervicale prevede due tipi di intervento:
- intervento non chirurgico attraverso delle terapie che aiutano ad alleviare i sintomi:
- farmaci anti infiammatori per ridurre il dolore, farmaci miorilassanti per calmare le contrazioni improvvise e involontarie dei muscoli, anti dolorifici per i dolori acuti;
- terapia del caldo e del freddo;
- esercizi fisici (massaggio dolce, stretching, esercizi per tonificare il collo).
- Contemporaneamente, i medici dovranno rieducare i pazienti in merito alla postura corretta da tenere, agli esercizi da fare a ai fattori di rischio da evitare
- intervento chirurgico, qualora le terapie non chirurgiche non diano i risultati sperati:
- discectomia cervicale anteriore: mediante una piccola incisione sulla parte anteriore del collo, i muscoli, i vasi sanguigni e i nervi vengono spostati lateralmente lasciando esposti i corpi vertebrali e i dischi; il disco con l’ernia viene asportato per decomprimere la radice nervosa, e lo spazio discale può essere colmato con un trapianto osseo o con una gabbia riempita di materiali che favoriscono la fusione ossea.
- laminectomia: asportazione parziale o totale della lamina delle vertebre per aprire un canale vertebrale per consentire la cura delle patologie spinali.
In tutti questi casi, grazie alle tecniche meno invasive e all’utilizzo di farmaci anti dolorifici, è possibile il ritorno a casa uno o due giorni dopo l’intervento