L’impiego medicinale della pianta di Farfaraccio è ben noto non solo ai giorni nostri, in quanto veniva utilizzata anche nei secoli passati come rimedio proposto dalle tecniche tradizionali per la cura ed il benessere del corpo.
I composti chimici del farfaraccio, conosciuto dagli scienziati come petasites pyrenaicus, si trovano principalmente nelle foglie e nelle radici della pianta, ma prima di cominciare il trattamento con tali prodotti omeopatici sarà bene chiedere consiglio al proprio medico per evitarne gli effetti collaterali.
Il farfaraccio petasites pyrenaicus, infatti, contiene anche dei potenti alcaloidi pirrolizidinici, che presi in grandi quantità possono causare danni all’organismo motivo per cui vengono solitamente rimossi dal trattamento che viene svolto per preparare i composti omeopatici a base farfaraccio che potete trovare in commercio presso qualsiasi negozio di erboristeria.
Il farfaraccio come rimedio per l’asma
A seguito di uno studio svolto nel 2004 i ricercatori hanno reso noto come le foglie del farfaraccio possano beneficiare il tratto respiratorio alleviandolo dai sintomi di patologie come l’asma, in quanto la sua azione anti-infiammatoria risulta particolarmente efficace per calmare gola e bronchi ed evitare gli attacchi d’asma che colpiscono una buona parte della popolazione mondiale.
L’asma è uno dei disturbi più comuni tra la gente, ma grazie ad una dose di estratto di farfaraccio pari a 25 milligrammi assunta due volte al giorno potrete tenere i sintomi di questa patologia alla larga, regolando la respirazione altrimenti compromessa.
Il trattamento cutaneo con il farfaraccio
Il farfaraccio può venir efficacemente impiegato anche come erba anti-infiammatoria per aiutare la pelle a guarire dai sintomi dell’irritazione che solitamente si traducono in rossore e gonfiore, accompagnati da ulcere e, in casi gravi, infezioni di vario genere.
L’applicazione topica dell’estratto naturale di farfaraccio potrà davvero aumentare la salute della pelle e dei suoi diversi strati, anche in profondità, dandole un aspetto più sano e tonico, evitando diversi problemi che subentrano al giorno d’oggi soprattutto a causa dell’inquinamento atmosferico e delle tossine presenti nel mondo moderno in cui viviamo.
Emicrania: come curarla con il farfaraccio
Il petasites pyrenaicus risulta essere anche particolarmente efficace per trattare e prevenire l’emicrania, grazie ad una somministrazione quotidiana di 75 milligrammi di composto naturale della pianta che ha dimostrato alleviare il 70% delle persone sottoposte a tale trattamento che soffrivano di emicrania cronica.
Solitamente questa patologia è seguita da numerosi sintomi di natura davvero fastidiosa, tra cui nausea, disturbi focali, dolore lancinante alla testa e svenimento: in questo caso il farfaraccio è una soluzione davvero utile per combattere una condizione terribile che affligge una buona fetta della popolazione mondiale.
Addio alle allergie con il farfaraccio?
L’estratto di farfaraccio può aiutare anche le persone che soffrono di particolari allergie in determinati periodi dell’anno alleviando i sintomi correlati come tosse, prurito e difficoltà respiratoria.
In questo caso possiamo affermare che il farfaraccio è responsabile anche di un’ottima proprietà espettorante, che permette la decongestione dei polmoni, liberandoli totalmente.
Principali componenti
- olio essenziale
- mucillagini
- resine
- petasina
Il Farfaraccio è una pianta nota per la cura della tosse e contro l'eccitazione nervosa e l'insonnia.
Può essere usato anche in cosmetica: si possono applicare le foglie sul viso perfettamente pulito per combattere gli arrossamenti della pelle e come decongestionante.
Curiosità
L'appellativo petasites che gli viene attribuito, deriva dal nome di un cappello (Petàsos) alla cui forma richiamano le grandi foglie cuoriformi della pianta.