I farmaci broncodilatatori sono disponibili nelle seguenti forme:
- inalatori
- di compresse
- di sciroppo
- iniezione.
In base agli effetti abbiamo i farmaci:
- a breve durata di azione (forniscono un sollievo momentaneo per un affanno)
- a lunga azione (non hanno un effetto immediato, però aiutano a controllare i sintomi di malattie come l’asma e qualora venissero usati regolarmente producono effetti durevoli nel tempo).
I rimedi farmaceutici più usati per trattare le malattie sopra menzionate:
- beta-2 agonisti: riducono fra l’altro la quantità di muco presente nei polmoni, accelerando il movimento delle ciglia (peli che rivestono le pareti delle vie respiratorie). Solitamente sono somministrati per via inalatoria.
- anticolinergici: sono usati soprattutto per il trattamento delle BPCO, propinati per via inalatoria, o con dei nebulizzatori (quando il paziente sta molto male).
- teofillina: rilassa i muscoli dei polmoni, riducendo ogni possibile infiammazione (gonfiore) delle vie aeree. Si assume attraverso in compresse, o in sciroppo. Dal momento che questa soluzione presenta nei notevoli effetti indesiderati (convulsioni, aritmie), si usa come trattamento alternativo qualora gli altri suddetti farmaci non siano efficaci per fronteggiare le patologia che vi ho elencato in precedenza.
I broncodilatatori non sono raccomandati per le persone:
- che hanno dei problemi alla prostata come un tumore, o un inizio di ipertrofia prostatica benigna (un gonfiore benigno), in quanto gli anticolinergici possono scatenare disagi all’apparato urinario
- che presentano un glaucoma cronico (un accumulo di pressione all’interno dell’occhio che può portare alla perdita totale della vista).
I beta-2 antagonisti devono essere prescritti con prudenza nei pazienti:
- ipertiroidei (i farmaci possono stimolare la ghiandola della tiroide e peggiorare il suo funzionamento già normalmente compromesso appunto)
- malati di cuore (si potrebbe avere un’alterazione del battito cardiaco)
- diabetici (per non rischiare una chetoacidosi, cioè un accumulo di acidi nel sangue).
La teofillina non è solitamente raccomandata per la gente che ha:
- alle spalle una storia di una malattia epatica (il fegato non è in grado di rimuovere questo farmaco dal corpo)
- di cuore e di ipertiroidismo (le ragioni sono le stesse citate per i beta- 2 antagonisti).
Generalmente i broncodilatatori devono essere usati con cautela nei pazienti anziani, nelle persone malate di epilessia, o di ulcera peptica e sempre sotto controllo medico.
Farmaci broncodilatatori in gravidanza ed allattamento
Dovreste informare il vostro medico di famiglia se volete tentare di rimanere gravide (o qualora scopriste che siete incinta), e prendete già menzionati farmaci.
I medicinali per trattare l’asma in genere sono sicuri qualora voi foste gravide, o stiate allattando il vostro bambino.
Se proprio dovete ricorrere all’uso dei broncodilatatori, assumeteli per via inalatoria per minimizzare l’esposizione del feto al farmaco.
Gli effetti collaterali indesiderati dei farmaci per combattere l’asma, la bronchiectasie e le malattie polmonari ostruttive croniche:
I beta-2 antagonisti possono causare:
- nervosismo
- tremori
- irrequietezza
- seccare o irritare la gola
- crampi muscolari
- tosse
- eruzioni cutanee
- problemi di sonno
- mal di testa.
Le conseguenze con l’uso degli anticolinergici meno comuni riscontrate sono:
- scatenamento del senso di nausea
- stitichezza
- palpitazioni
- difficoltà nell’urinare
- visione offuscata
- sfoghi cutanei (pus, bolle per citarne alcuni).
La teofillina può scatenare fra l’altro:
- vertigini
- convulsioni.
Se doveste presentare uno o più dei suddetti effetti recatevi subito dal vostro medico di famiglia (o dalla guardia medica), meglio ancora in ospedale.
Interazioni con altri farmaci medicinali
I broncodilatatori possono interagire con un certo numero di altri farmaci ed influire sul loro modo di lavorare (o aumentare i rischio che andiate incontro a degli effetti indesiderati).
I tipi di farmaci che interagiscono con i suddetti medicinali
- I beta bloccanti (usati per le loro proprietà antiaritmici ed antipertensivi)
- Antidrepressivi, inclusi gli inibitori delle monoaminossidasi (MAO-inibitori) ed i triciclici
- I rimedi usati per trattare il morbo di Alzheimer
- Le soluzioni adottate per abbassare i livelli del potassio (i diuretici).
Se avete bisogno di qualche chiarimento ricordatevi che anche i farmacisti sono specializzati per fornirvi le informazioni necessarie sull’uso, la posologia dei farmaci che dovete assumere.