I sintomi della fibromialgia sono più pesanti nei periodi di forte stress, di sforzi eccessivi, nelle situazioni ambientali caratterizzate da temperature estreme. E’ caratteristica dei paesi occidentali, pertanto i ricercatori tendono ad associare l’insorgere della malattia con fattori come lo stile di vita condotto o la dieta alimentare seguita. Ma nella realtà ancora non si conoscono le vere cause di questo disturbo e i normali farmaci anti infiammatori raramente riescono a ridurre il dolore muscolare. I farmaci antidepressivi, invece, hanno aiutato alcuni pazienti a migliorare la qualità e la quantità del riposo, riducendo gradatamente anche il dolore.
Rimedi naturali per la fibromialgia:
- estratti di semi d’uva: con i semi di uva, potenti antiossidanti e anti infiammatori naturali, si è resa possibile la preparazione di composti che bloccano l’infiammazione e quindi riducono l’entità del dolore; il prodotto consigliato è il proantocianidine con un dosaggio giornaliero da 50 a 300 mg;
- artiglio del diavolo: si tratta di una pianta originaria del Sud Africa i cui componenti attivi sono detti arpagosidi; caratterizzato da proprietà analgesiche e anti infiammatorie, viene utilizzato anche per migliorare la digestione grazie al sapore amaro del preparato per il tè che stimola i succhi gastrici. Il dosaggio consigliato è da 200 a 800 mg al giorno di estratto di radice contenente 1,5% di arpagoside. Non utilizzare in caso di ulcera gastrica o duodenale, in gravidanza e durante l’allattamento. Consultare il proprio medico curante in presenza di malattie cardiache;
- corteccia di salice bianco: riduce il dolore e l’infiammazione senza provocare irritazioni allo stomaco. Il dosaggio consiglia di non superare le sei compresse da 400 mg al giorno, ovvero le tre tazze di tè giornaliere;
- ginkgo biloba: favorisce l’azione anti infiammatoria e riesce ad aumentare l’apporto di ossigeno alle cellule muscolari. Il dosaggio solitamente seguito è di 60-180 mg al giorno;
- cayenna: crema contenente capsaicina (il principio attivo del peperoncino) che lavora contro l’irritazione, distraendo il cervello dai segnali di dolore inviati dai nervi interessati mediante il suo calore. Per il dosaggio e le modalità di applicazione leggere attentamente le istruzioni riportate sulle confezioni; non impiegare sulle zone vicino al naso, alla bocca, intorno agli occhi o altre parti sensibili, e lavare accuratamente le mani dopo ogni applicazione;
- St. John’s wort (erba di San Giovanni): impiegata come rimedio naturale nel trattamento della depressione, può aiutare anche nei casi di disturbi del sonno. Il dosaggio è di 900 mg di estratto standardizzato contenente 0,3% di ipericina al giorno. In caso di assunzione di altri antidepressivi, consultare il medico prima dell’utilizzo. Effetti collaterali: reazioni cutanee all’aumento dell’esposizione al sole.
Anche la dieta sembra giocare un ruolo importante nelle cause di insorgenza della fibromialgia, pertanto è consigliato seguire queste istruzioni per minimizzare questo rischio:
- bere molti liquidi, soprattutto spremute di frutta, ricche di antiossidanti, e succhi di carota, per il suo alto contenuto di beta-carotene;
- mangiare molta verdura a foglia verde;
- fare piccoli e numerosi spuntini, piuttosto di pasti sporadici e abbondanti;
- mangiare alimenti ricchi di fibre;
- evitare carni rosse, frutti di mare, cibi grassi e acidi, patate bianche, peperoni verdi e melanzane.
- Limitare o meglio evitare anche cibi ad alto contenuto di idrogenati o grassi saturi;
- eliminare caffeina e alcool, ridurre il consumo di zucchero;
- in caso di allergie ad alcuni tipi di cibo, provare ad eliminarli.
Infine, ulteriori accorgimenti vengono dalle proposte di assunzione dei seguenti componenti:
- nicotinammide adenina dinucleotide (NADH): utile nel controllo del dolore e degli spasmi muscolari. Il dosaggio consigliato è da 5 a 10 mg la mattina a stomaco vuoto;
- acido malico e magnesio: riducono i sintomi della fibromialgia. Prendere per tre volte al giorno 300 mg di acido malico e 200-300 mg di magnesio;
- 5-idrossidi-triptofano: aumentando i livelli di serotonina, contribuisce a diminuire il dolore e a migliorare il problema dell’insonnia. Da 5 a 30 mg al giorno;
- SAM-e (s-adenosilmetionina): utilizzato come antidepressivo, si è dimostrato utile anche per ridurre il dolore provocato dalla fibromialgia e migliorare l’umore. Da 200 a 1600 mg al giorno;
- coenzima Q10: è un aiuto importante per lo stato infiammatorio perché incrementa la quantità di ossigeno a livello muscolare. Da 60 a 400 mg al giorno.
Tutti questi componenti permettono una migliore nutrizione delle cellule muscolari e un’aumentata ossigenazione che rende più efficiente l’utilizzo dell’energia a livello muscolare. Notevoli sono, inoltre, le loro proprietà nel controllo dell’infiammazione, nel miglioramento dello stato depressivo e nell’incremento della qualità del sonno.