La fistola anale, che si può osservare nell'uomo di età media, si forma dunque prendendo origine da precedenti suppurazioni causate dal lungo deposito di materiale infetto nel contesto dei tessuti e consentono il progressivo formarsi di una classica escavazione tubulare.
La fistola può essere completa o incompleta a seconda che essa possegga due sbocchi oppure che termini esclusivamente con un fondo cieco, con orifizio di ingresso che può essere situato sia all'interno che all'esterno.
La terapia contro la fitola anale consente anche di stabilire con sicurezza il tipo di fistola che possono essere di tre tipi:
- fistole intrasfinteriche che possiedono un tragitto relativamente superficiale;
- fistole transsfinteriche dal tragitto che attraversa lo sfintere anale;
- fistole extrasfinteriche ovvero che iniziano dal tragitto posto all'esterno dello sfintere e che spesso si spingono fino alla parte alta, tanto da interessare anche la fossa pelvirettale.
La fistola non ha sempre una forma semplice e definita, perché spesso può essere particolarmente diramata, come ad esempio estendersi da un lato all'altro abbracciando l'ano sino a formare la fistola detta a ferro di cavallo.
I sintomi della fistola anale variano molto a seconda che essa rappresenti l'esito recente di una lesione ascessuale, evolutasi spontaneamente o trattata chirurgicamente in modo incongruo, oppure che si costituisca spontaneamente fin dall'origine una lesione ad evoluzione cronica.
Sintomi delle fistole anali
In ogni caso i sintomi generali che si possono rilevare in ogni tipo di fistola sono comuni:
- infiammazione
- dolore
- difficoltà alla defecazione
Sempre caratterizzati dalla fuoriuscita di pus o altra materia di cattivo odore direttamente dallo sbocco fistoloso e qualora la malattia fosse cronica risulta sempre accentuata da una fase più acuta (accompagnata da dolore, febbre e difficoltà di defecazione) a seguito della chiusura ciclica dei suoi sbocchi ma tutto cesserà quando la fistola tornerà a svuotarsi.
La cura della fistola anale si può valutare in base allo stato della stessa, ma quasi sempre si procede per via chirurgica e alla rimozione totale ed accurata della stessa con tecniche diverse, scelte in base al tipo di fistola ed il luogo di formazione.