Le cause della flebite La flebite superficiale può essere una complicazione dovuta ad una procedura medica o chirurgica, inoltre le lesioni ad una vena aumentano il rischio di formazione di un coagulo di sangue, ma tuttavia, i coaguli possono anche avere luogo senza la presenza di una ferita, ed infatti ci sono alcuni fattori di rischio che aumentano la probabilità di sviluppare una flebite, quali:
Prolungata inattività, come stare a letto o seduti per molte ore, o stare in macchina o in aereo per molte tempo, poiché si viene a creare un flusso di sangue stagnante o lento, e ciò porta alla formazione di trombi; Stile di vita sedentario, senza praticare nessun esercizio; L’obesità; Il fumo; Alcune condizioni mediche come il cancro o patologie del sangue, come ad esempio la presenza abnorme dei fattori che promuovono la coagulazione del sangue; Lesioni alle braccia o alle gambe; Utilizzo di una terapia ormonale sostitutiva o anche della pillola anticoncezionale; La gravidanza; La presenza di vene varicose.
Per quanto riguarda la flebite superficiale, di solito prima che questa si manifesti, si nota una lenta insorgenza di una zona rossa sottile lungo il corso delle vene superficiali, e questo segno può essere visto come il principio dell’infiammazione della vena, a cui seguirà una flebite superficiali. Inoltre: Se l’infezione è presente, i sintomi sono quelli tipici di una qualsiasi infezione, ovvero arrossamento, febbre, dolore, gonfiore e rottura della pelle. Quando invece si tratta di flebite venosa profonda, si può avere dolore e gonfiore non solo nella zona dell’infezione ma anche per tutto l’arto, per esempio una sola gamba può gonfiarsi senza alcuna ragione apparente. E talvolta, alcune persone possono anche avere la febbre, causata dalla sovrapposizione di un’infezione batterica o di un’ulcera se la condizione non viene adeguatamente trattata in precedenza, ecco perché bisogna contattare un medico se si hanno i segni o i sintomi di gonfiore, dolore ed infiammazione, poiché la flebite venosa profonda richiede delle cure immediate, prima che si giunga ad avere: Tuttavia, noi non siamo medici, e quindi per noi è difficile riconoscere le patologie, ecco perché bisogna rivolgersi ad un medico, il quale vi esaminerà e vi farà delle domande sui sintomi che avvertite, vi farà eseguire gli esami del sangue, che anche se non sono di grande aiuto per la diagnosi di flebite, possono contribuire ad identificare un disturbo di coagulazione del sangue. Oppure si possono fare delle indagini attraverso delle sonde che emettono ultrasuoni, che sono in grado di rilevare coaguli del flusso sanguigno, soprattutto nelle grandi vene della coscia, ed in più questo test è indolore e non invasivo.I sintomi della flebite
Trattamenti di cura per la flebite
Tra i trattamenti per guarire dalla flebite, ne sono contemplati anche alcuni che possono essere seguiti direttamente a casa, infatti si può prevedere:
l’assunzione di vitamina B, infatti le tre forme di vitamina B, e cioè l’acido folico, la vitamina B6 e la vitamina B12, aiuta nella compensazione dei livelli dell’omocisteina nel sangue; evitare di fumare perché il fumo restringe i vasi, e quindi aumenta il rischio di una flebite, a causa del restringimento del vaso, che provoca una mancanza di ossigeno ai tessuti, fino a provocare la morte delle cellule; l’assunzione di vitamina E, che ci tiene al riparo anche dalla formazione di grumi nel sangue, poiché riduce la viscosità delle piastrine; fare molti esercizi fisici, camminate, ballate, nuotate, andate in bicicletta, fate yoga; l’assunzione di olio di semi, che è utile nella prevenzione della formazione di coaguli di sangue, possiamo usarlo come condimento nelle insalate ed anche nelle zuppe; nei lunghi viaggi, è bene che almeno ogni trenta minuti ci si alzi dal nostro posto e si cammina un po’ su e giù per il corridoio, e questo perché si sta seduti per troppo tempo; l’assunzione di vitamina C, magnesio e calcio.
Nelle vene delle gambe sane, il sangue scorre nelle vene velocemente soprattutto quando attraverso gli esercizi fisici, esso viene pompato nei muscoli del piede e della gamba. Quando invece non si praticano esercizi fisici, il sangue non riesce a ritornare nelle vene, ma viene fermato dalle valvole, e questo succede soprattutto quando si hanno già delle patologie come le vene varicose e le varici alle gambe, proprio perché queste in questi casi, le valvole che impediscono al sangue di tornare indietro, hanno smesso di funzionare. E quando queste valvole non funzionano più, il sangue invece di risalire per poi tornare al cuore ed essere riossigenato, torna indietro anche per effetto della forza di gravità, in una direzione opposta rispetto a quella che dovrebbe seguire. Questo reflusso anomalo di sangue, aumenta la quantità di sangue che ristagna nelle vene delle gambe, e una volta che questo reflusso si verifica per anni ed anni, le pareti delle vene si indeboliscono ed iniziano a dilatarsi. E se queste vene sono visibili in superficie, vengono chiamate vene varicose, ma se sono così profonde, tanto che non si vedono, esse sono comunque delle vene varicose, con la sola differenza che si trovano in profondità. Nel 1920 un patologo che si chiama Virchow, individuò le cause che portano alla formazione d un coagulo di sangue all’interno di una vena, e queste cause sono riassunte in una “Triade di Virchow”, secondo la quale, se uno dei seguenti fenomeni si verifica, si manifesta un coagulo di sangue: Quando si formano i coaguli di sangue all’interno di una vena, si parla di trombosi, e quando questa si verifica, la parete della vena si irrita, e si viene ad instaurare un’infiammazione della parete venosa e dei tessuti circostanti, che rappresenta il modo naturale che il nostro organismo di guarire il coagulo, in quanto l’infiammazione aumenta l’irrorazione sanguigna, portando le cellule bianche del sangue nella zona per degradare il coagulo. Quindi è molto importante notare che dal momento che l’infiammazione è dovuta a trombosi e non ad un’infezione, la somministrazione di antibiotici non serve a nulla perché l’antibiotico distrugge i batteri che provocano l’infezione, ma non essendoci i batteri, essi non hanno alcun effetto. Ecco perché bisogna fare attenzione, quando le vene varicose non sono visibili perché profonde, a richiedere qualche esame per fare una diagnosi corretta, e non assumere antibiotici solo perché la zona infiammata appare rossa, gonfia e dolorante.La flebite alle gambe
Cenni storici sulla flebite