Il ginseng infatti è noto per:
- diminuire lo stress sia fisico che mentale
- abbassare glicemia e colesterolemia
- aumentare l’appetito e stimolare la digestione
- rinvigorire dell’intero organismo
- rinforzare il sistema immunitario
- contrastare emicrania e diarrea
- migliorare la digestione e la respirazione
- migliorare le prestazioni sessuali
Le possibili controindicazioni:
Il fatto che spesso gli effetti collaterali non siano presi in considerazione, non significa che non ne abbia; il Ginseng è ampiamente tollerato anche a dosaggi importanti ma a volte un uso prolungato o eccessivo può dare insonnia, nervosismo e agitazione, mal di testa, dolori addominali, perdita di concentrazione, problemi gastrointestinali (diarrea e vomito) o reazioni allergiche (rash cutanei). A causa dei suoi effetti estrogenici, ottimi per contrastare i sintomi della menopausa, può causare perdite vaginali ed è sconsigliato nelle donne in gravidanza (soprattutto nel primo trimestre) e in allattamento; inoltre l’abuso può portare ad un abbassamento esagerato della glicemia. Occasionalmente si possono avere attacchi d’asma o palpitazioni.
Un uso considerevole di Ginseng coreano, la varietà più efficace di Ginseng, è sconsigliato anche a chi soffre di pressione alta a causa della sua azione più potente. Per quanto riguarda le altre varietà, Ginseng americano e siberiano, non sembrano esserci controindicazioni nemmeno a dosaggi elevati.
In generale comunque, gli effetti indesiderati del Ginseng sono abbastanza blandi in confronto a quelli che si possono avere con farmaci veri e propri.
È bene consultare il proprio medico se si è già in cura farmacologica per malattie come il diabete o alta/bassa pressione perché generalmente non si dovrebbe fare uso di Ginseng. È meglio evitare di assumerlo anche dopo un intervento chirurgico dato che può inibire la coagulazione.
Infine, il Ginseng può avere pericolosi effetti collaterali se preso in aggiunta a farmaci antidepressivi, anticoagulanti o antinfiammatori.