Esistono tre principali tipi di Ginseng: il Ginseng coreano (Panax ginseng), il Ginseng americano (Panax quinquefolium L.) e il Ginseng siberiano (Eleutherococcus senticosus); essi sono stati inizialmente distinti in base al luogo d’origine ma si è presto visto che derivano da piante diverse.
Consumare ginseng fa bene?
Come già accennato, il Ginseng aiuta l’organismo a mantenere un ottimo equilibrio e a superare senza difficoltà lo stress della vita quotidiana, ma ora vedremo che riscontra benefici anche in altri ambiti della salute.
Il Ginseng deve le sue proprietà anti-infiammatorie agli acidi salicilici contenuti nella sua radice e per questo è molto importante nel trattamento di raffreddori e influenze; se ne consiglia l’uso anche a chi soffre di tosse, asma o dispnea perché rinforza i polmoni.
La sua attività antiossidante contribuisce a limitare i danni cellulari, aiutando così a prevenire malattie cardiache e tumori, ed è usato come tonico per contrastare i segni dell’invecchiamento.
Un’altra qualità del Ginseng è quella di rinforzare il sistema immunitario attraverso la stimolazione della produzione di cellule Natural Killer, un tipo di linfociti T, che vigilano sul nostro organismo.
Anche il sistema nervoso trae benefici dal Ginseng che, promuovendo l’attività cerebrale, migliora la concentrazione e la memoria; inoltre, è un ottimo rimedio per contrastare ansia e insonnia.
Se assunto regolarmente, il Ginseng può stabilizzare tutta una serie di disturbi gastrointestinali, che possono andare dal calo dell’appetito alla nausea, oppure indigestioni e diarrea.
Il Ginseng è anche in grado di abbassare i livelli di glicemia e colesterolemia e di migliorare la circolazione, essendo quindi un buon aiuto per chi soffre di diabete di tipo II e ipercolesterolemia.
Il Ginseng stimola la produzione di endorfine, molecole che fanno sentire meglio le persone, e bilancia il rilascio di ormoni noti per essere responsabili dei livelli di stress, andando ad agire direttamente sulle ghiandole che li producono (l’ipotalamo, l’ipofisi e le surrenali).
Infine, molti benefici si vedono nella sfera sessuale. Nell’uomo infatti può aumentare il testosterone e migliorare la funzione erettile, mentre nelle donne si può usare per trattare i sintomi della menopausa grazie al suo blando effetto estrogenico. In entrambi, aumenta il desiderio e la fertilità e migliora le performance sessuali.
Effetti collaterali, quando il ginseng può fare male oltre che bene:
La maggior parte delle persone tollera il Ginseng senza problemi, anche ad dosi importanti, ma può capitare che un uso eccessivo e/o prolungato dia spiacevoli effetti negativi quali mal di testa, problemi gastrointestinali (diarrea e vomito), un abbassamento esagerato della glicemia, nervosismo e agitazione, perdita di concentrazione, insonnia, reazioni allergiche (asma o rash cutanei) o dolori addominali. Nelle donne, i suoi effetti estrogenici possono causare perdite vaginali e se ne sconsiglia l’uso alle donne in gravidanza (soprattutto nel primo trimestre) e in allattamento.
Si suggerisce anche a chi soffre di pressione alta o diabete di consultare un medico prima di far uso di Ginseng, soprattutto la varietà coreana che è considerata quella più forte; infine, la sua assunzione in aggiunta a farmaci antidepressivi, anticoagulanti o antinfiammatori può essere pericolosa.