I fiori e le foglie del biancospino sono ricchi di flavonoidi che sono noti e potenti antiossidanti che spazzano letteralmente via i radicali liberi, inoltre hanno anche proantocianidoli che, sempre della famiglia dei flavonoidi, hanno funzioni cardioprotettiva e sedativa.
Benefici delle bacche di biancospino
Il biancospino deve il suo effetto in maniera particolare alle sue bacche, che fin dall’antichità vengono definite come “un toccasana per il cuore e un incentivo per viver bene”, e nella medicina tradizionale vedevano il loro maggior impiego nei confronti delle malattie cardiovascolari come l’ipertensione, l’insufficienza cardiaca, il battito irregolare, gli attacchi di cuore e gli ictus provocati dall’indurimento delle arterie.
Anche al giorno d’oggi le proprietà terapeutiche del biancospino sono ampiamente riconosciute in tutto il mondo ed i trattamenti che prevedono l’impiego delle sue bacche sono considerati sicuri e funzionali, ideali per diversi motivi:
- I benefici al sistema cardiovascolare del corpo sono eccezionali, dato che ne aumentano la produttività e la salute in modo sorprendente, aiutandolo a prevenire l’ostruzione delle arterie ed i possibili problemi che ne derivano, migliorando il battito cardiaco e regolandone le palpitazioni;
- Il biancospino è ricco di proprietà antiossidanti, che si dimostrano una valida arma contro l’attacco delle molecole di radicali liberi che affliggono il corpo e le sue cellule, mutandone la forma da positiva a negativa e cancerosa per l’organismo. I tessuti cellulari compromessi possono realmente aumentare il rischio di malattie terminali come il cancro o i vari tumori che colpiscono il corpo. Le qualità antiossidanti delle bacche di biancospino prevengono anche la formazione di colesterolo nelle arterie, che si presentano come delle placche che impediscono la corretta circolazione sanguigna, fattore alquanto pericoloso per il cuore, ma anche per tutto il sistema in generale.
- L’aumento del flusso di sangue derivato dall’effetto del biancospino sull’apparato cardiovascolare permette la dilatazione dei vasi di flusso, ricucendo il colesterolo LDL (quello malsano per l’organismo) prevenendo il diabete e l’accumulo di grassi in tutto il corpo, fattore che può risultare interessante per le persone in sovrappeso.
Possibili effetti collaterali e controindicazioni del biancospino
Gli effetti collaterali a seguito dell’impiego del biancospino come tonico naturale sono piuttosto rari dato che generalmente questa pianta officinale viene considerata sicura, che rispetta tutte le esigenze e gli equilibri presenti all’interno dell’organismo: occasionalmente alcuni individui hanno denunciato qualche sintomo come sonnolenza, annebbiamento e sudorazione eccessiva dopo aver assunto le bacche o gli estratti di biancospino, situazione probabilmente dovuta ad un sovradosaggio della sostanza o ad una particolare forma d’allergia nei confronti del biancospino e le sue proprietà.
Frutti ed infuso di biancospino
Questi possono essere usati come rimedio naturale per insonnia e difficoltà di dormire e concentrazione oppure come ricostituente ad esempio con un Infuso di biancospino la cui preparazione è molto semplice, basta versare 1/4 di litro di acqua bollente su 1 cucchiaio di fiori di biancospino tritati e filtrare dopo 15 minuti. Berne non più di 2-3 tazze al giorno.
Biancospino e stitichezza
Il biancospino è un valido rimedio naturale contro la stanchezza e l'aritmia: è sufficiente versare 1 tazza d'acqua calda su 2 cucchiaini dì foglie e fiori e filtrare dopo 15-20 minuti e bere l'infuso tutti i giorni per almeno 4-6 settimane.
Tintura di biancospino
Il biancospino ha diversi altri usi, tra questi ricordiamo la tintura al biancospino utile per il cuore debole: lasciare macerare per circa 10 giorni in alcol al 70% 20 g di fiori e di foglie essiccati e triturati. Assumerne 20-40 gocce diluite in una tisana o in acqua 3 volte al giorno.
Biancospino e omeopatia
In omeopatia il biancospino è noto per contrastare i disturbi cardiocircolatori: assumere il rimedio omeopatico Crataegus sotto forma di tintura madre oppure alle potenze D2, D4 e 06. Il Crataegus si ottiene dai frutti del biancospino.