Le tre fasi della cellulite necessitano di un approccio terapeutico differente a seconda dello stadio.
Prima si interviene contro la cellulite, migliori saranno i risultati.
La cellulite colpisce indistintamente giovani e mature, alte o basse, magre o grasse e anche qualche uomo.
Il termine "cellulite" è stato coniato dai francesi Alquier e Pavot nel 1922, ma la cosiddetta cellulite, il cui vero nome è pannicolopatia edemato-fibrosclerotica (P.E.F.S.), deriva da un'alterazione del tessuto sottocutaneo.
La cellulite può essere:
- edematosa: caratterizzata dalla presenza di liquidi (edema) fra le varie cellule adipose, che iniziano a comprimere i minuscolivasi del sangue e della linfa.
La cute è ancora tesa ed elastica e, se compressa, non rimangono "impronte". Difficile riconoscerla a occhio nudo.
- fibrosa: a causa del cattivo drenaggio delle scorie accumulate e dell'insufficiente ossigenazione dei tessuti, le cellule di grasso rimangono imprigionate nei tessuti circostanti, e inizia il processo di formazione di tralci di tessuto fibroso.
L'epidermide assume un colorito spento, si arrossa se compressa e assume il cosiddetto aspetto "a buccia d'arancia" se viene stretta fra le dita.
Spesso sono presenti capillari dilatati (teleangectasie), anche in forma ramificata.
- sclerotica: c'è un forte rallentamento del flusso sanguigno e linfatico, con noduli dolenti al tatto.
La cute è fredda al tatto a causa dell'insufficienza circolatoria e dolente se viene toccata anche con modesta pressione.
La cellulite in breve...
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