Nome comune: Fragola
Francese: Fraisier
Inglese: Strawberry
Famiglia: Rosaceae
Parte utilizzata: foglie e radice
Costituenti principali della fragola:
Foglie:
- tannini, flavonoidi e leucoantociani
- acido ascorbico e tracce di olio essenziale
Radice e rizoma:
- mucillagini, tannini, alcoli triterpenici
Frutto:
- pectine, zuccheri, acidi organici, acido ascorbico.
- antociani e flavonoidi; sali minerali.
Attività principali della fragola :
- diuretiche,
- depurative;
- antireumatica;
- astringenti.
Impiego terapeutico della fragola:
- artritismo;
- iperuricemia-gotta;
- renella.
Dal punto di vista più strettamente fitoterapeutico, sono le foglie e le radici le parti che vengono utilizzate per l'azione diuretica, il che le rende utili ad esempio per favorire l'espulsione dei piccoli calcoli, nell'iperuricemia ed anche per favorire "un dimagrimento naturale" (Commissione E, 1990).
Come astringenti intestinali, grazie alla ricchezza in tannino, possono rientrare nel trattamento delle enteriti.
L'attività diuretica e depurativa ne fanno, infine, un valido presidio nel trattamento di acne, foruncolosi ed eczema.
A fini eudermici, risulta interessante l'impiego a livello topico del decotto che esercita azione astringente e dermopurificante.
Il decotto concentrato (30-50 g per litro) può essere impiegato come collutorio per gengiviti e come gargarismi nelle angine.
Curiosità sulle fragole:
- Le fragole erano considerate fino al XVI secolo come «frasche senza importanzabuone solo a divertire i bambini e le donne»; poco alla volta i medici cominciarono ad attribuire loro virtù terapeutiche, alcune reali altre fantastiche. Così Crollius le reputava adatte alla cura della lebbra per via dell'analogia di aspetto esistente fra il frutto e la malattia, e G. B. Della Porta, basandosi sul colore rutilante del succo, ne faceva un rimedio sicuro delle ferite e della dissenteria.
- Il celebre Linneo ne celebrò le virtù curative nella gotta e raccontava di esserne guarito grazie ad una dieta a base di fragole.
- La prima osservazione di dermatosi relativa all'ingestione di fragole si deve a T. Bartholin (1654) che scrive: «[...] In un mio amico esse provocano una tale sudorazione che, ogni volta che ne mangia, tutto il suo corpo si copre di rossore esantematico ».
- La bella Madame Tallien se ne faceva preparare dei bagni per mantenere lo splendore della pelle. Erano necessari dieci chili di fragole per volta.
- In passato le giovani foglie venivano adoperate come surrogato del tè.