Nome comune: Aneto
Francese: Aneth odorant
Inglese: Dill
Famiglia: Apiaceae
Parte utilizzata: frutti
Costituenti principali dell'aneto:
- olio essenziale (2,5-4%): carvone (40-6%), limonene (30-40%),fellandrene (>foglie)...
- olio grasso ((3-sitosterolo) (10-20%)
- proteine (1 6%)
- cumarine, tannini, mucillagini...
Attività principali: azione spasmolitica, aromatizzante, eupeptica; diuretica; battericida
Impiego terapeutico: singhiozzo, vomito nervoso, aerofagia, coliche infantili; turbe minori del sonno
La pianta di Aneto ed i suoi preparati favoriscono la secrezione del succo gastrico e facilitano pertanto i processi digestivi. Viene consigliato, per il gradevole aroma, di masticare i frutti in caso di alitosi.
Lo sciroppo d'Aneto, usato come aromatizzante,è un buon veicolo per somministrare ai bambini alcuni medicamenti dei quali riesce a mascherare il sapore.
Accanto alle proprietà spasmolitiche sono presenti quelle battericide che ne fanno un buon rimedio per combattere i processi fermentativi a carico dell'apparato digerente: come carminativo ed antimeteorico può essere, pertanto, impiegato nel trattamento delle dispepsie e del colon irritabile.
Il frutto essiccato di Aneto è tradizionalmente impiegato per favorire l'eliminazione renale di acqua (attività diuretica)
Tossicità ed effetti secondari
La letteratura non segnala effetti secondari e tossici alle dosi terapeutiche, a meno che non vi sia una particolare sensibilità individuale.
Forme farmaceutiche e posologia
Aneto frutti: 1-3 g al giorno.
Infuso: 5 g di frutti in 200 mi di acqua bollente. Infondere per 15 minuti, filtrare e bere durante la giornata.
Anethum graveolens T.M.: 40 gocce tre volte al giorno.
Essenza: 0,1-0,3 g.
Curiosità sull'aneto
- Il nome deriva dal greco ànetos = sciolto, scapigliato, dalla forma delle foglie.
- Nell'insonnia viene consigliata la seguente bevanda: 10g di semi di Aneto in decozione in un quarto di litro di vino bianco: assumere prima di andare a dormire
- In Brasile alla pianta vengono riconosciute proprietà antiemorroidali: recisi i due terzi superiori della pianta e liberata la parte erbacea dai cauli e dagli assi maggiori, si tritura grossolanamente e se ne preparano due infusi, uno di 5-10 g per 150-200 g di acqua che va assunto la sera prima di coricarsi, l'altro di 20-25 g per 200-250 g d'acqua, per clistere ogni due giorni e per sei giorni almeno, facendo in modo che venga trattenuto il più possibile. La somministrazione orale deve precedere di 3-4 giorni il primo clistere e prolungarsi otto giorni dopo l'ultimo. La riduzione dei noduli emorroidali sembra tanto più rapida quanto più alto è il tenore in carvone. Può essere impiegato anche l'estratto fluido della pianta fresca.
- I frutti sono usati come aromatizzanti di liquori, salse, conserve e in pasticceria.