Costituenti principali della pianta Salcerella lythrum salicaria:
- antacianosidi (fiori)
- C-glucosidi
- flavonoidi
- tannini gallici (10%)
- mucìllagini
Attività principali: astringente e antinfiammatoria; vulneraria.
Impiego terapeutico: infiammazioni acute e croniche mucosa gastrointestinale; emorroidi, ulcera varicosa (uso topico).
La Salicaria è considerata un rimedio assai utile nelle infiammazioni acute e croniche della mucosa gastrointestinale, motivo per cui viene utilizzata come antidiarroico.
Analogamente alla radice di Ratania e alle foglie di Hamamelis virginiana L. può essere utilizzata nel trattamento delle manifestazioni soggettive dell'insufficienza venosa e nella sintomatologia emorroidaria sia per l'azione astringente dei tannini che per le proprietà vascuolotrope dei flavonoidi e antocianosidi.
Curiosità:
- «Lythrum. Da greca voce che significa coagulo di sangue, avendo realmente i fiori di questo genere colore sanguigno» (Scotti, 1872).
- Dioscoride ne raccomandava l'uso contro gli espettorati sanguigni; somministrata in pozioni per via rettale nella cura della dissenteria; applicata in pessari per moderare il flusso mestruale; istillata nelle narici per frenare le epistassi e applicata sulle ferite come emostatica e vulneraria.
- Ledere impiegò con successo la Salicaria per combattere un'epidemia dissenteriforme manifestatasi fra i soldati francesi di alcuni reparti durante la prima guerra mondiale [Ledere H., /. des Praticiens, 1915] e nel trattamento di una forma di enterite emorragica manifestatasi in alcuni soldati reduci della prigionia dopo la seconda guerra mondiale.
La salcerella...
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