Cause della malattia di Dupuytren
Una delle teorie più accreditare associa l’instaurarsi della malattia a microtraumi reiterati nel tempo e di natura pressoché professionale (lavoro nei campi, fabbri, il lavoro del legno tipico dei falegnami e così via).
Tali traumi determinerebbero delle emorragie interstiziali responsabili di processi flogistici (infiammatori) cronici.
Un’altra teoria invece fa riferimento a turbe vasomotorie e sensitive dipendenti da deficienza delle vie simpatiche.
Alterazioni della malattia di Dupuytren
Si denotano formazioni nodulari fibrose nello spessore dell’aponeurosi palmare ed inoltre si crea un cordone di natura fibrosa a livello della benderella pretendinea del rispettivo dito affetto.
Progressivo fenomeno di retrazione sclerotica a livello dei noduli nonché dei cordoni di natura fibrosa che porta all’inevitabile flessione delle dita corrispondenti a tali alterate formazioni tissutali.
Come evolve la malattida di Dupuytren
Si tratta di una patologia che fa il suo corso durante gli anni in modo lento ma progressivo e si manifesta con la formazione di noduli sottocutanei a livello della testa del quarto, quinto e, a volte, del terzo osso metacarpale.
Vi è formazione di cordoni fibrotici in rilievo e sclerosizzanti in corrispondenza di tali teste metacarpali.
La retrazione di tali cordoni porta ad un’inevitabile flessione della prima e seconda falange delle dita summenzionate e quindi colpite dall’affezione stessa (4° e 5° dito ed a volte anche il 3° dito).
Sono stati classificati 5 stadi del decorso evolutivo di tale deformità palmare della mano.
Gli stadi sono i seguenti
Stadio 1: si forma il nodulo senza essere corrisposto da flessione delle dita.
Stadio 2: flessione delle dita tra 0 e 45°.
Stadio 3: flessione delle dita tra i 45 ed i 90°.
Stadio 4: flessione delle dita interessate tra i 90 ed i 135°.
Stadio 5: flessione delle dita oltre i 135°.
Diagnosi della malattia di Dupuytren
La diagnosi viene fatta sulla base del riscontro di noduli e cordoni di natura fibrosa e non in funzione dell’atteggiamento in flessione delle dita. Infatti la flessione delle dita potrebbe essere il risultato di affezioni diverse a carico della mano, ad esempio: cicatrici retraenti, retrazione del 4° e 5° dito conseguente a lesione ulnare, retrazione congenita del 5° dito.
La malattia di Dupuytren non è responsabile di sintomatologia dolorosa alcuna ma è al contrario capace di determinare ingente incapacità funzionale a livello della zona anatomica colpita (le dita della mano e quindi compromettere anche la resa della capacità funzionale della mano in toto).
Il trattamento dell’affezione è squisitamente chirurgico e consiste nella rimozione dell’aponeurosi palmare superficiale e di tutte le sue estensioni.
La bontà dell’esito dell’intervento chirurgico dipende dalla tempistica con cui lo stesso viene portato a termine rispetto al grado evolutivo di flessione delle dita colpite dall’affezione patologica.
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