È molto diffuso il neuroma acustico?
Si tratta di una patologia fortunatamente rara e nel momento che si presenta colpisce prevalentemente le donne della fascia di età tra i 40 ed i 60 anni e nei bambini è raro. Questo tumore cresce lentamente e rimane all'interno della sede nella quale si sviluppa e proprio per questa lentezza non provoca nessun problema. Di solito chi ha questa patologia ha una vita normale a meno che l'udito non venga seriamente compromesso.
Nel momento in cui il neuroma arriva ad avere delle dimensioni importanti e premere sul cervello, allora si possono ipotizzare:
- operazione per asportare il tumore;
- radioterapia.
Sintomi del neuroma acustico:
Le principali problematiche legate al neuroma acustico sono:
- la perdita di udito, prima in un orecchio che poi può interessare anche l'altro;
- avvertire una specie di ronzio nelle orecchie;
- vertigini;
- formicolio o dolore al viso;
- mal di testa;
- difficoltà visive;
- otite (in casi rari).
La perdita dell'udito ed il ronzio nella maggior parte dei casi riguardano solo un orecchio a meno che non si tratti di neurofibromatosi di tipo2, che è una patologia ereditaria, in questo caso i 2 sintomi possono interessare entrambe le orecchie.
Che succede se il neuroma acustico cresce di dimensioni?
Se il neuroma aumenta di dimensioni, può accadere che faccia pressione sul:
- nervo acustico, che controlla udito;
- nervo trigemino;
Se poi il neuroma acustico fa pressione sulla parte bassa del cervello che è collegata al midollo spinale si possono riscontrare:
- formicolio in altre parti del corpo;
- perdita di coordinazione, chiamata atassia.
Il neurinoma del nervo acustico prende forma a causa di una cellula chiamata di Schwann. Questa cellula copre le cellule nervose che restano isolate. I neuromi acustici sono anche chiamati schwannoma vestibolare e la causa che porta allo sviluppo di questa malattia è sconosciuto. Come è sconosciuto ed inspiegabile il motivo per il quale alcuni neuromi aumentano di dimensioni ed altri no.
Neurofibromatosi di tipo 2:
Il 5% dei casi di neuroma acustico è causato da una malattia rara che prende il nome di neurofibromatosi di tipo 2. La caratteristica di questo neuroma oltre ad essere benigno, come nella maggior parte dei casi, colpisce sia il nervo acustico che la pelle. Inoltre è stato dimostrato essere causa di formazione di cataratte oculari. La peculiarità di questa patologia è che colpisce i due nervi acustici contemporaneamente. Purtroppo anche in questo caso, diagnosticare il neuroma risulta assai difficile a meno che non vengono eseguiti dei testi specifici in ospedale, dietro consiglio del medico di famiglia.
Test per verificare presenza di neuroma acustico
Uno dei test ai quali è sottoposto il paziente è un test neurologico, per verificare se il sistema nervoso ( cervello, nervi e midollo spinale) può essere stato colpito da neuroma. Un altro esame importante è quello dell'udito, attraverso una serie di test tra i quali:
- il paziente viene condotto presso un reparto specializzato dove verrà valutata la percezione di suoni attraverso delle cuffie;
- prova audiometrica: al paziente viene chiesto di spingere un pulsante ogni qual volta avverte un suono;
- audiometria vocale: testa la capacità del paziente di percepire frasi emesse con toni vari di volume.
Un altro esame è la risonanza magnetica che consente al medico di valutare la presenza e la dimensione del neuroma. È un esame assolutamente indolore la cui durata oscilla tra i 15 ed i 60 minuti.
Nel momento in cui si arriva ad una diagnosi e conferma la presenza di un neuroma, prima di intervenire bisognerà prendere in esame alcuni importanti fattori come ad esempio:
- l'età del paziente;
- lo stato generale del paziente;
- la grandezza e l'ubicazione del neuroma.
L'approccio al neuroma e la terapia relativa, sono concordate da una equipe specializzata di medici tra i quali:
- un neurochirurgo, specialista del cervello, dei nervi e del midollo spinale;
- un otorinolaringoiatra, specialista di orecchie, naso e gola,
- un neurologo, che si occuperà di prescrivere la terapia farmacologica;
- un oncologo, che seppur il neuroma non è un tumore maligno, per valutare la possibilità di utilizzare la radioterapia, laddove sia complicato ricorrere ad un intervento chirurgico.
Controlli:
Nel momento in cui il neuroma è diagnosticato è necessario tenerlo sotto controllo. Nella maggior parte dei casi le sue dimensioni non variano nel tempo e spesso un intervento per asportare il neuroma potrebbe essere più pericoloso che lasciarlo stare nell'organismo. Per valutare al meglio se il neuroma cresce, al paziente sarà consigliato di eseguire una risonanza magnetica ogni 2 anni.
Procedura di asportazione del neuroma:
Una delle tecniche utilizzate è la microchirurgia. Il paziente è sottoposto ad anestesia generale e la rimozione del neuroma avviene attraverso una piccola incisione sul cranio. Di solito il neuroma viene completamente asportato, ma se la sua asportazione totale può provocare danni ad altri organi, viene lasciato un residuo in loco. Se la parte rimanente è situata in un punto pericoloso, viene assorbita attraverso sedute di radioterapia. Dopo l'asportazione chirurgica del neuroma diversi pazienti hanno accusato problemi di udito, ed è normale che aumentino proporzionalmente con la dimensione del neuroma. Laddove l'udito è molto compromesso, la soluzione ideale è il ricorso ad un apparecchio acustico.
Nel caso di neurofibromatosi di tipo 2, entrambe le orecchie sono coinvolte. In questo casi gli specialisti non sono propensi ad un intervento bilaterale, proprio per evitare una sordità totale. Sarà asportato prima un neuroma e se necessario anche l'altro ma dopo parecchio tempo.
Lesione del nervo facciale:
In alcuni casi di asportazione di neuroma si sono verificate lesioni al nervo facciale, soprattutto quando il neuroma ha dimensioni notevoli. Nel momento in cui il nervo facciale subisce una lesione si possono verificare le seguenti situazioni:
- difficoltà nel parlare;
- problemi legati alla deglutizione;
- paralisi di un lato della faccia.
Queste problematiche possono essere alleviate ricorrendo ad un fisioterapista ed ad un logopedista.
Bisogna in ogni caso rendere consapevole il paziente del fatto che la lesione al nervo facciale potrebbe essere permanente.
Dopo l'operazione sono necessari 4 o 5 giorni di degenza ed il recupero varia dalle 6 alle 12 settimane. Se il neuroma è stato completamente asportato non sarà necessario fare ulteriori interventi. Il paziente potrebbe essere sottoposto, oltre alla classica radioterapia, alla radiochirurgia stereotassica. È una nuova tipologia di cura che prevede l'utilizzo di radiazioni mirate, meno invasive per il paziente. Quest'ultimo prima della terapia sarà sedato nel punto in cui verrà eseguita l'applicazione.
Potrebbero esserci degli effetti collaterali a seguito di questa terapia che sono:
- senso di nausea;
- collo rigido.
- In diversi casi la radiochirurgia stereotassica può causare danni ai nervi, ed in particolare:
- perdita di sensibilità in una parte del viso;
- paralisi di una parte del viso;
- sordità.
Ricorso ad impianti uditivi:
Nei casi di neurofibromatosi di tipo 2, che coinvolge entrambe le orecchie ed il relativo apparato, il pericolo di perdere l'udito è molto alto. In questi casi è prevista l'introduzione di microscopici impianti uditivi nel tronco cerebrale, per consentire al paziente di percepire i suoni. Si tratta di un intervento molto delicato che richiede personale altamente qualificato.
Idrocefalia:
Si tratta di una situazione molto rara ma che può capitare. L'idrocefalo si viene a formare quando un neuroma di notevoli dimensioni va a premere sulla parte bassa del cervello che è collegata al midollo spinale. Questo impedisce il flusso del liquido cerebro spinale che protegge il cervello ed impedisce il flusso tra cervello e midollo spinale. Questa situazione porta ad una sorta di blocco che va a premere sul cervello. L'idrocefalia potrebbe portare a danni permanenti al cervello tant'è che la parte interessata è immediatamente drenata.