Sintomi:
Si manifesta con una zona di sclerosi ossea dalla forma rotondeggiante che se localizzata nelle ossa lunghe può essere anche sensibilmente estesa dell’ordine di 5-10 centimetri.
Invece, risulta di più piccole dimensioni se riferita al tessuto osseo spongioso delle ossa corte.
Invece, il suo nucleo presenta un diametro di 3-10 mm.
Tale nucleo è denominato “nidus dell’osteoma” e risulta formato da del tessuto granuloso, friabile e di colore rossastro.
Il nucleo risulta formato da del tessuto connettivo e da travi trabecolari osteoidi disposte in maniera non ordinata, laddove invece il tessuto periferico è dato da formazioni trabecolari ben organizzate nello spazio.
La sintomatologia dolorosa è caratterizzata da un tipo di dolore profondo e continuo che recede improvvisamente alla somministrazione di acido acetilsalicilico e tale aspetto è di notevole valore ai fini della diagnosi differenziale con altre patologie simili.
All’esame radiografico si denota una zona di osteolisi presente nella corticale (nel caso delle ossa lunghe) o nel tessuto osseo spongioso (nel caso delle ossa corte); tale osteolisi risulta circondata da una zona sclerotica.
Trattamento/terapia:
L’unico intervento possibile per mettere rimedio all’affezione è quello di natura chirurgica.
Consiste nel prelevare la porzione ossea contenente il tessuto sclerotico.