Nome comune: Papavero rosso; Rosolaccio
Francese: Coquelicot
Inglese: Red poppy
Famiglia: Papaveraceae
Parte utilizzata: petali
Costituenti principali del papavero rosso:
- Nei petali sono state riscontrate scarse quantità di alcaloidi:
0,7 alcaloidi isochinolici: 50% in roeadina.
Tale alcaloide è stato trovato in tutte le parti della pianta ad eccezione dei semi - Parti aeree: altri alcaloidi: protopina (anche nelle radici), coptisina, sanguinarina, cheleritrina
glicosidi antocianici (mecocianina, cianina ed altri)
mucillagine - Semi: olio grasso (35%), in prevalenza acido linoleico, in forma libera e combinata, e acidi oleico, palmitico e stearico.
Attività principali del papavero rosso sedativa; bechica; diaforetica
Impiego terapeutico papavero rosso disturbi e affezioni a carico vie respiratorie; insonnia; come calmante ed analgesico.
L'utilizzo del papavero risulta valido come calmante della tosse, come coadiuvante nella pertosse e nelle forme pertussoidi, come bechico nella terapia delle bronchiti catarrali acute.
I fiori infatti contribuiscono a calmare lo spasmo, favoriscono l'espettorazione e determinano un'azione diaforetica, utile nelle forme febbrili, conseguenza di raffreddore e influenza.
In passato era molto utilizzato lo sciroppo di papavero per bambini, sia come sedativo che come espettorante: oltre ad essere efficace risultava gradevole sia per il colore che per il sapore.
I fiori fanno parte delle specie pettorali ove si trovano associati, in parti uguali, ai fiori di malva, altea, tussilago, verbasco, violetta, antennaria: viene preparata un'infusione della miscela (5 g per litro, infusione di 15 minuti).
Come ultima segnalazione terapeutica, l'impiego della pianta nell'eretismo cardiaco dell'adulto (cuore sano).
L'alcaloide maggioritario è una tetraidrobenzazepina: la roeadina, la cui farmacologia non è conosciuta.
Bruneton segnala che derivati vicini sono antagonisti dopaminergici, neurolettici.
Per uso esterno, la pianta di papavero rosso può trovare impiego come sedativo e lenitivo nel trattamento di pelli irritate ed arrossabili.
Curiosità
- Segnalata da Celso, che «dalla pianta intera otteneva un estratto speciale, facendola bollire nel vino di uva appassita», per l'azione sedativa (Scotti, 1872).
- Papaver: nome usato da Virgilio (Egl. II, 17), dal celtico papa = pappa, allusione ad una antica usanza di mischiare il succo di questa pianta alla pappa, per fare dormire i bambini; rhoeas = dal greco reo = cado, allusione ai petali facilmente caduchi (Benigni).
- «Quando esercitavamo in campagna, non mancavamo mai di raccomandare ai contadini di raccogliere in primavera e conservare le teste fiorite del rosolaccio; e ne ordinavamo all'uopo infusioni calde, che giovavano come mucillaginose, come diaforetiche ed anodine nelle irritazioni bronchiali, nella grippe, nelle febbri catarrali e reumatiche. I papaveri vanno essiccati rapidamente all'ombra: e bisogna rifiutare i petali, che, invece di conservare un rosso un po' violaceo, anneriscono e si marmorzano di muffe» (Scotti, 1872).
Papavero rosso, papaver rhoeas L. ...
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