Come si cura la parodontopatia
Se non sapete ancora quali cure siano previste per trattare la parodontopatia allora sarà bene dare prima un rapido sguardo a come avviene tale problema, direttamente all’origine della parodontopatia e dei suoi diversi sintomi che coinvolgono la cavità orale portandovi un senso di impotenza di fronte a tanta sgradevolezza. Tecnicamente la parodontopatia viene vista come una forma decisamente avanzata della comune gengivite, un disturbo che coinvolge qualsiasi persona almeno una volta nella vita, i cui sintomi molte volte appaiono in maniera leggerissima, senza coinvolgere particolarmente il soggetto colpito: questo è uno dei principali motivo per cui un gran numero di persone vengono colpite dalla forma diffusa della parodontopatia senza conoscere ancora le varie cure previste, in quanto i precedenti sintomi del suo sviluppo erano talmente lievi da non essere quasi percettibili. Prima di capire come sconfiggerla, sarà dunque importante conoscere i sintomi che accompagnano parodontopatia, così come lo sarà per le sue cause dirette.
La parodontopatia viene definita tale quando l’infiammazione dei tessuti orali, conosciuta come gengivite, raggiunge uno stadio avanzato rivelandosi una buona fonte di dolore e gravi disturbi, visto soprattutto il consistente accumulo di batteri presente sulla bocca che riesce ad introdursi facilmente nelle sacche gengivali: questi spazi, simili a dei solchi, si trovano tra dente e gengiva rappresentando l’habitat ideale per la proliferazione dei microbi formatisi con il cibo e la saliva, riuscendo così a moltiplicarsi e cominciare ad affliggere le gengive; l’organismo non riesce a difendersi in maniera adeguata e, venendo meno il sistema immunitario, sorgerà inevitabilmente l’infezione del tessuto. La parodontopatia è dovuta nella maggior parte dei casi alla scarsa igene orale, come ad esempio la mancanza di pulizia dei denti con lo spazzolino o del filo interdentale, a sbalzi ormonali tipici dell’organismo femminili durante la menopausa o la gravidanza, o a causa di carenze nutrizionali specifiche, come vedremo tra poco. Un particolare davvero interessante della malattia parodontale è che molto spesso i suoi sintomi si possono dimostrare in maniera quasi impercettibile, nascondendo quindi dietro un problema di irrilevante importanza un vero e proprio rischio per la vostra salute. Se volete conoscere le cure per la parodontopatia non potete affatto tralasciare i suoi sintomi ed il modo in cui l’organismo cerca di avvisarvi della sua presenza, in quanto potrebbe risultarvi fondamentale per evitare la sua progressione verso uno stadio più avanzato, accompagnato da ulteriori sintomi talvolta insopportabili. Uno dei vostri obiettivi, d’ora in avanti, sarà quello di comprendere al meglio diversi sintomi della parodontopatia, così da predisporre della capacità di rivelare subito l’identità del problema e ricercare una cura ideale per risolverlo.La malattia paradontale: da cosa deriva?
I sintomi della parodontopatia: come riconoscerla?
Tra i sintomi più comuni della parodontopatia troviamo:
- Gengive gonfie e sanguinanti
- Dolore e bruciore alla bocca
- Denti allentati, che allo stadio finale possono essere espulsi dalla cavità orale
- Alitosi e cattivo gusto in bocca
- Formazione di pus tra dente e gengiva, provocato dall’infezione che subentra nella parodontopatia.
Solitamente questa forma avanzata della gengivite viene riscontrata maggiormente negli adulti che nei bambini durante l’età dello sviluppo, ma in entrambi i casi esistono delle cure efficaci per eliminare la parodontopatia ed i suoi sintomi in modo che non vi tormentino più durante la vostra vita di tutti i giorni. La visita dal parodontologo - nel momento in cui vi accorgente che alcuni sintomi della parodontopatia hanno cominciato ad interessare la vostra bocca sarà bene consultare un dentista che, nella maggior parte dei casi, indirizza il paziente verso un parodontologo, specialista nel campo di queste malattie. Il medico vi sottoporrà ad un’attenta visita per capire lo stadio del problema e definire quali cure siano possibili per il vostro caso; il più delle volte si comincia con una pulizia profonda dei denti in maniera da rimuovere placca e tartaro, anche dalle zone più inaccessibili come le tasche gengivali. Per eliminare l’infezione e rimuovere i batteri sedimentati alla base del problema lo specialista solitamente preferisce scegliere una serie di cure non chirurgiche per rimuovere la parodontopatia, una serie di terapie non invasive che adesso ci appresteremo ad illustrarvi nel dettaglio: Ci sono diversi consigli che vi verranno forniti anche dallo specialista per evitare che il problema si ripresenti sulla vostra bocca, e sarà bene seguirli in maniera da cancellare per sempre il ricordo della parodontopatia e dei suoi malsani sintomi che affliggono la cavità orale: l’igene è il primo punto da seguire senza alcun scrupolo, rispettando una corretta pulizia dei denti almeno 3 volte al giorno senza tralasciare il filo interdentale; un’altra buona azione è sicuramente quella di svolgere dei risciacqui con del comune colluttorio in maniera tale da inibire l’accumulo dei batteri. Seguire una dieta ricca di vitamine e minerali come il calcio, il potassio, la vitamina C e la B per rafforzare i tessuti delle gengive e renderli maggiormente protetti di fronte alla parodontopatia. Parodontopatia è sinonimo di dolore e sofferenza, le cure efficaci per liberarsene sono varie ed articolate, ma in ogni caso il nostro consiglio è quello di affidarvi fin da subito alle mani di uno specialista in modo da cercare la strategia ideale per sconfiggerla in maniera sicura e definitiva.Le varie cure per la parodontopatia: il trattamento svolto dal parodontologo
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Panoramica finale sulle cure per la parodontopatia