Invece non è lo stesso tipo di disordine e solitamente così come è venuto tenderà a scomparire da solo entro sei mesi dopo il parto. Nel frattempo le appartenenti al “gentil sesso” possono optare su alcune soluzioni per affrontare questo sgradevole inestetismo, tenendo ben presente che nel loro stato la ricrescita è notevolmente rallentata.
La rasatura
Sia durante, che dopo la gravidanza (se una donna sta allattando), la rasatura è ritenuta essere un metodo sicuro per depilarsi.
Lo sbiancamento
Lo sbiancamento, al pari dei prodotti chimici come la ceretta, le creme depilatorie sono fortemente sconsigliati, in quanto la cute della futura mamma è super sensibile. In particolar modo l’acqua ossigenata contenuta nelle lozioni schiarenti potrebbe causare seri danni al nascituro. Per quanto riguarda invece gli altri rimedi depilatori suddetti, esistono delle soluzioni chimiche create per ridurre i rischi di intolleranze (bisogna testarle sempre in una piccola parte del corpo, per scongiurare degli episodi di arrossamento, di ustione).
Gli epilatori, le pinzette
Se una futura mamma sopporta questi gli strappi dei bulbi piliferi non vedo perché non possa usare tranquillamente gli epilatori elettrici, o le pinzette.
Il laser, l’elettrolisi
Il laser come l’elettrolisi si sconsigliano alle partorienti in via cautelativa, in quanto al momento non sono stati effettuati degli studi per vedere se effettivamente possono causare dei danni ai feti.
Il mare, la piscina
Un’altra alternativa è quella di imbiondire i peli abbronzandosi o al mare, o nelle piscine all’aperto.
N.B. Resta sottointeso che prima di intraprendere un qualsiasi trattamento efficace contro i peli sulla pancia durante la gravidanza è opportuno chiedere preventivamente un parere al proprio medico di fiducia.