Nome comune: Peonia
Francese: Pivoine officinale
Inglese: Peony
Famiglia: Peoniaceae
Parte utilizzata: radice e fiore
Costituenti principali della peonia officinalis:
- Radice:
paenolo (metossi-acetofenolo), paeoniflorina
0,4% di olio essenziale
15-20% di amido - Fiori:
antociani: peonina; flavonoidi, > derivati del kaempferolo
tannini (gallotannini)
Attività principali: antispasmodiche e sedative
Impiego terapeutico: tosse spasmodica; fistole, ragadi anali, emorroidi (uso topico)
I fiori di peonia vengono spesso impiegati per abbellire alcune tisane e in particolare quelle pettorali ove, oltre al fattore "bellezza", viene sfruttata l'azione antispasmodica ed antitussiva della pianta. Secondo Ledere risulta efficace nella pertosse e nelle tossi ribelli (5-10 gocce di tintura al dì). Il paenolo è un principio antibatterico, antinfiammatorio, analgesico e antispasmodico.
Nella pianta si ritrova la paeoniflorina ugualmente sedativa, analgesica ed anticonvulsivante.
Le piante spontanee sembrano più efficaci di quelle coltivate.
Con i fiori di Peonia, particolarmente ricchi in antociani, flavonoidi e tannini, si preparano delle formulazioni per uso topico indicate per il trattamento di fistole, ragadi anali associate ad emorroidi.
I semi, inodori e poco saporiti, emulsivi, sono considerati emetici e purgativi.
Curiosità sulla Peonia officinalis
- Da Paeon, medico greco degli dei a cui la pianta fu dedicata e che, secondo la leggenda, avrebbe guarito Plutone impiegando tale pianta (Omero, Iliade).
- Un tempo venivano fatte collane per i bambini, in quanto si riteneva potessero prevenire le convulsioni.
- La radice di Peonia veniva fatta mordere agli epilettici ogni qual volta sentivano arrivare una crisi. Se riuscivano a masticarla, la crisi veniva bloccata.