Perchè l'uomo perde i capelli?
Le leggende che abbinano la forza ad una fluente e splendida chioma si possono far risalire addirittura a Sansone, mentre il connubio tra capigliatura e bellezza si protende fino ai giorni nostri. In realtà nella perdita dei capelli non si trova alcunché di strano ma è bene sapere che si tratta di un fenomeno assolutamente naturale, che colpisce tutti e che inizia addirittura prima che si compiano venti anni. Purtroppo, in alcuni soggetti il ritmo con cui avviene la caduta è molto più rapido e il nostro capo comincia a presentare “piazze” sempre più ampie. Giorno dopo giorno si trovano sempre più capelli sul cuscino o sulla scrivania: come Pollicino finiamo per lasciare tracce del nostro passaggio senza volerlo. Proprio perché si tratta di un fenomeno progressivo c’è il rischio di avere ripercussioni psicologiche poiché i soggetti particolarmente sensibili perdono poco alla volta fiducia in se stessi non riuscendosi a dare pace per il cambiamento in atto. La prima raccomandazione è di non vivere l’eventuale perdita di capelli come una tragedia poiché non vi è alcun motivo di preoccupazione patologica mentre sul piano estetico si può disquisire sulla convinzione secondo cui senza una chioma folta il look accusa una grave battuta d’arresto. Basta pensare a quanti divi del mondo dello spettacolo, della musica o dello sport si sono meritati lo status di sex symbol presentandosi con un aspetto oscillante tra il rapato assoluto e lo stempiato. Quindi, intanto calma e sangue freddo ed in ogni caso è bene sapere che cosa si può fare e che cosa invece risulta impossibile. E’, infatti, bene sapere che allo stadio attuale nonostante l’infinità di tentativi svolti, non è stato ancora trovato un rimedio in grado di ovviare al problema in modo definitivo e assoluto. Ciò che si è riuscito a fare è rallentare il processo ed evitare che si estenda ulteriormente, ma soprattutto quando la causa dell’alopecia è di natura genetica, il trattamento medico diventa particolarmente arduo.
Che cosa fare contro la perdita dei capelli?
Ci sono due scuole di pensiero che si contrappongono presentano entrambe vantaggi e svantaggi. Vi sono coloro che preferiscono limitarsi all’aspetto esteriore del problema coprendo la calvizie incipiente con copricapo, berretti o addirittura toupet. D’ altro canto vi sono coloro che non accettano di vedere sfoltire la propria chioma e cercano rimedi naturali o artificiali pur di ritrovare la capigliatura di un tempo. Di seguito saranno riportate una serie di indicazioni che sostengono pro e contro degli accorgimenti più comuni: sta al gusto personale e al caso clinico specifico determinare quale suggerimento vada raccolto:
- Enfatizzare le altre caratteristiche del viso: se la natura non ci ha donato di capelli forti e resistenti, perché passare la vita a lamentarsi per questo quando possiamo impiegare tempo e denaro per valorizzare altri aspetti del nostro viso? Secondo i fautori di questa linea, non ha senso farsi venire il sangue acido e dissipare un patrimonio alla ricerca di miracolose lozioni che spesso finiscono col deludere le attese. Se si vuole investire su cosmetici o prodotti estetici, meglio allora puntare su creme che rendano splendente la nostra pelle del viso o che mettano in risalto i nostri occhi. Se saremo così bravi da rendere avvenente il quadro d’insieme, nessuno si preoccuperà di concentrarsi esclusivamente sui nostri capelli oramai diradati;
- Scegli con cura i vestiti: Uno dei timori principali per coloro che soffrono di alopecia è di mostrare un’età maggiore a quella anagrafica. Un piccolo trucco per bilanciare questa carenza consiste nel rinnovare il look: non dovendo più spendere per shampoo, balsamo e barbiere possiamo investire qualche soldo in più nell’abbigliamento;
- Indossare un cappello: Ecco l’accorgimento più semplice e rapido; se non ci piace mostrare la nostra calvizie, tanto vale coprirla. Il mercato ci mette a disposizione una varietà pressoché infinita di cappelli, berretti e copricapo tale da soddisfare ogni gusto. Se saremo bravi, il nostro cappello si rivelerà quasi un segno di riconoscimento trasformandosi un punto a nostro favore e il cambiare copricapo equivarrà al modificare il taglio di chi invece ha una lunga chioma da curare;
- Finasteride: Questo invece è il principio attivo dei farmaci che blocca il processo di caduta o quanto meno lo riduce sensibilmente . Non pensiamo però di ottenere risultati immediati: ci vogliono almeno tre mesi per cominciare a notare dei miglioramenti. Gli effetti collaterali sono piuttosto contenuti ma va ricordato che l’assunzione del farmaco può ridurre la libido facendo diminuire l’appetito sessuale: in ogni caso il trattamento non può essere protratto per un lasso di tempo eccessivamente lungo;
- Minoxidil: Un altro farmaco che si è dimostrato efficace nel 25 % dei casi su uomini soggetti da calvizie sulla corona. Inizialmente era prescritto per chi soffriva di ipertensione, è stato poi adattato a medicamento contro la perdita dei capelli ma va sempre ricordato il suo scopo originario poiché l’abuso può alterare il normale ritmo del battito cardiaco.
- Intervento chirurgico di trapianti: Si tratta di una soluzione particolarmente invasiva in cui una piccona regione esterna di capelli viene prelevata e trapiantata nella zona in cui è più evidente la calvizie. I risultati richiedono un po’ di tempo e non garantiscono di essere definitivi poiché il fenomeno della caduta tende a riproporsi a distanza di anni. Ciò può provocare frustrazione in chi pensava di essersi liberato da questo disturbo: per questo è bene informarsi con attenzione prima di scegliere questa strada per evitare che l’ eventuale delusione finisca per creare problemi sul piano emotivo. Prima di ciò che c’è sopra la testa, è bene preoccuparsi di ciò che c’è al suo interno: sembra banale ma è sempre meglio ricordarsi di questo semplice adagio.
- Restrizione cuoio capelluto: è una tecnica chirurgica che è affermata negli ultimi anni che consiste nell’avvicinare i lembi esterni del cuoio capelluto in modo da restringere l’area dove i capelli crescono con maggiore difficoltà o non crescono affatto. Si tratta ovviamente di un intervento chirurgico che va ponderato con il consulto degli esperti ed eseguito in strutture specializzate. I risultati sono buoni almeno inizialmente anche se tale opzione non garantisce la risoluzione definitiva del problema
Perdita di capelli nell'uomo: considerazione finale
Come si vede la gamma di possibilità è estremamente ampia: si va dall’ignorare il disturbo concentrandosi ad altri aspetti estetici al camuffarlo con l’ausilio di cappelli, si oscilla dall’assumere flaconi o lozioni topiche che rivitalizzano la parte interessante al ricorrere alla chirurgia. Ogni scelta va contestualizzata in base alle esigenze del singolo; tuttavia, ciò che è indispensabile è anche l’atteggiamento psicologico. La perdita di capelli non deve rappresentare un motivo di frustrazione e va ricordato che interessa milioni di persone: sentirsi sfortunati per la calvizie è assolutamente fuori luogo. Parlare del problema aiuta a capire cosa si vuole veramente ed a trovare il rimedio più indicato: ciò che più conta è non perdere il sorriso.