Nome comune: Piantaggine maggiore
Francese: Grand plantain
Inglese: Greater plantain
Famiglia: Plantaginaceae (vedi nota Plantago lanceolata)
Parte utilizzata: parti aeree
Costituenti principali:
- iridoidi e composti fendici: flavonoidi, acidi fenoli, esteri eterosidici fenilpropanolici (verbascoside, plantamajoside) mucillagine (6,5%), iridoidi (aucubina), flavonoidi, tannino (5%), acido silicico (1 %), sali minerali (zinco e potassio), tracce di olio essenziale...
Attività principali: astringenti, antiinfiammatorie, cicatrizzanti, batteriostatiche; diuretiche;espettoranti ed antiallergiche
Impiego terapeutico: infezioni vie urinarie; bronchite; affezioni allergiche ed infiammatorie
Uso esferno: flogosi mucose accessibili
La piantaggine maggiore per uso esterno, sotto forma di decotto o di cataplasma, ha un'azione antinfiammatoria e antipruriginosa che è utile in particolare per le tracheiti e le gengiviti, per le piccole ustioni, per fenomeni acneici e per le punture di insetti.
I semi agiscono come regolatori intestinali e decongestionanti nelle infiammazioni intestinali e bronchiali.
Per la piantaggine maggiore vedere anche Plantago lanceolata L. Recentemente è stato pubblicato uno studio volto a testare l'attività antivirale dell'estratto acquoso e di alcuni principi attivi presenti nella pianta.
Gli studi hanno riguardato gli Herpes virus e gli Adenovirus: l'acido caffeico fra i composti del fitocomplesso è quello che maggiormente ha manifestato attività antivirale nei confronti degli Herpes virus, mentre l'acido clorogenico è risultato più efficace nei confronti degli Adenovirus. L'estrazione acquosa ha mostrato solo una blanda attività antivirale nei confronti degli Herpes virus
Piantaggine maggiore, Plantago major in omeopatia ...
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