Il prolasso può interessare diverse parti della vagina: se è la parete anteriore ad essere coinvolta, si tratta di cistocele, mentre se è la posteriore si tratta di rettocele. Se è interessata la cervice si parla di prolasso vero e proprio. A volte coinvolge solamente una parte della vagina, o altre volte può essere una combinazione di vagina ed utero. Molte delle persone che subiscono un prolasso, non si accorge di niente e nella maggior parte dei casi il tutto viene scoperto ad una visita ginecologica anche molto tempo dopo. Tuttavia, la maggior parte delle donne avverte qualche sintomo, il più comune è una sensazione di qualcosa che scende verso il basso. Occasionalmente un rettocele è associata ad una difficoltà di evacuazione, mentre al cistocele può essere associata una leggera perdita di urina quando si tossisce o si ride (incontinenza urinaria da sforzo).Prolasso uterino/vaginale:
Il prolasso può causare una certa difficoltà nei rapporti sessuali.
L'opzione migliore è sempre quella di prevenire il prolasso. È sufficiente ricordare di allenare il pavimento pelvico giornalmente per rinforzarne i muscoli. Si può fare ovunque ed in qualsiasi momento, semplicemente contraendo i muscoli come se si cercasse di trattenere la pipì. Il sovrappeso ed il fumo aumentano il rischio di un prolasso. Una volta che il prolasso si è verificato, è ben più difficile controllarne i sintomi con gli esercizi. Un fisioterapista può aiutare molto, avendo sia le conoscenze specialistiche sia le attrezzature in grado di rinforzare il pavimento pelvico, ma molto spesso si rivela necessario l'inserimento di un anello, od un intervento chirurgico. Coloro che non vogliono, o non sono idonei, o sono troppo anziani per subire una operazione, può essere curato con un anello pessario: un anello di gomma, di silicone o di plastica che viene collocato tra l'osso pubico ed il fornice vaginale posteriore. L'anello manterrà tutto al proprio posto e non darà alcun fastidio, come se non ci fosse. Generalmente va cambiato e lavato, o rimosso e sostituito ogni 4/6 mesi. L'operazione chirurgica invece viene eseguita attraverso la vagina, ed il tipo di riparazione dipende dalle tipologie di prolasso. L'idea è quella di rimettere assieme con dei punti le parti indebolite. In alcuni casi si tratta di asportare il collo dell'utero. Prima dell'operazione la donna dovrebbe mirare a raggiungere il proprio peso forma, e smettere di fumare. Normalmente dopo l'operazione la degenza in ospedale varia da 3 a 5 giorni, ed il recupero è abbastanza rapido. L'operazione permette di non avvertire più il senso di "discesa verso il basso" ed i casi di incontinenza, mentre altri sintomi correlati quali la stanchezza od il mal di schiena, hanno minore possibilità di migliorare.Quale è il trattamento per la cura del prolasso?