Diversi secoli fa, forse fin dall’8000-6000 a.C., l’uomo imparò ad addomesticare alcune specie animali (vacche, bufali, pecore, capre, cammelli) per la produzione di latte da consumare per i propri bisogni. I prodotti della fermentazione del latte, come i formaggi, furono scoperti casualmente, ma anche la loro storia è documentata per secoli, così come la produzione di latte concentrato, burro, e persino gelati.
I progressi tecnologici sono entrati nella storia del consumo del latte solo molto recentemente, trasformando i processi di lavorazione del latte da un’arte ad una scienza.
Il ruolo del latte nella dieta tradizionale è stato sempre molto variabile nelle diverse aree del mondo. I paesi tropicali non sono tipici consumatori di latte, mentre le regioni più settentrionali del mondo, l’Europa (soprattutto la Scandinavia) e l’America settentrionale, consumano tradizionalmente molto più latte e suoi derivati.
Ai tropici, dove le alte temperature e la mancanza di sistemi di refrigerazione impedivano di produrre e immagazzinare latte fresco, il latte è stato tradizionalmente conservato tramite bollitura o trasformazione in prodotti più durevoli, come quelli derivati dalla fermentazione.
Cosa contiene il latte?
Il latte contiene in misura elevata calcio, fosforo, potassio, magnesio e proteine, in particolare la caseina. Data la sua natura, il valore nutrizionale del latte è molto alto, seppur con leggere variazioni da una specie all’altra.
Il consumo del latte e dei suoi derivati, se adeguato e continuato per tutta la vita, sin dall’infanzia, genera un elevato numero di effetti positivi sull’organismo umano:
- grazie soprattutto alla presenza di calcio e fosforo, aiuta a sviluppare e a mantenere salde le ossa e le protegge da malattie come l’osteoporosi, tipica dell’età avanzata;
- apporta benefici nello sviluppo e nella conservazione della salute dei denti: infatti la caseina protegge lo smalto con una sottile patina, che inibisce la perdita di calcio e fosfati quando i denti sono esposti agli acidi prodotti all’interno della bocca; inoltre, se accompagnato al consumo di cibi cariogeni, ne riduce fortemente gli effetti negativi;
- se accompagnato ad un sufficiente consumo di frutta e verdura in una dieta povera di sale, può ridurre la pressione alta, sia nei bambini sia negli adulti;
- riduce i rischi di malattie cardiovascolari, in particolare gli attacchi di cuore: sembra che questo effetto benefico sia dovuto soprattutto alla presenza del calcio, che può ridurre gli alti livelli di colesterolo cattivo nel sangue e aumentare quelli di colesterolo buono, oltre ad inibire l’assorbimento dei grassi dannosi;
- sorprendentemente, concorre a prevenire l’obesità, se introdotto in una dieta a basso contenuto calorico; la riduzione del grasso in eccesso, favorita dal calcio, avviene soprattutto a livello dell’addome, dove l’accumulo di adipe è più rischioso per la salute;
- può aiutare a ridurre il rischio di diabete di tipo 2, da molto tempo un problema per gli adulti ma sempre più comune anche in bambini e adolescenti: sono particolarmente indicati i prodotti caseari a basso contenuto di grasso; probabilmente, questi benefici derivano dalla presenza del calcio e del magnesio, oltre che dal basso indice glicemico, che concorre a mantenere bassi i livelli di zucchero nel sangue;
- ha un effetto protettivo rispetto al rischio di tumore al colon-retto e al seno: chi assume due bicchieri di latte al giorno riduce sensibilmente le possibilità di contrarre questo tipo di malattia, grazie alla presenza del calcio e del CLA (Acido Linoleico Coniugato);
- reidrata il corpo, favorendo così la concentrazione e le funzioni cerebrali legate alla memoria e riducendo le possibilità di umore irritabile; la reidratazione, peraltro, è essenziale dopo l’esercizio fisico, per reintegrare i fluidi perduti, tanto è vero che il consumo di cioccolato al latte favorisce il recupero del fisico dopo un esercizio particolarmente stancante.