Ha un colore giallo grigiastro o bruno, sapore amaro e odore simile a quello della patata; secondo il luogo di provenienza se ne distinguono 8 qualità, che contengono una quantità molto variabile di principi attivi, quasi sempre alcaloidi.
Fra questi i più importanti sono la rescinnamina, la raunescina, la deserpidina, la yohimbina e la reserpina, alla quale ultima si deve principalmente l'azione ipotensiva e psicolettica.
La reserpina è il principale alcaloide contenuto nella corteccia delle radici di diverse specie di Rauwolfia.
La Rauwolfia serpentina è diffusa in Asia e specialmente in India.
Le prime descrizioni della Rauwolfia sono molto antiche poiché risalgono all'età dei Veda (XV-XI secolo a.C.). Era usata per combattere il veleno dei serpenti e le punture degli insetti, ma anche come sedativo, febbrifugo e nel trattamento delle malattie mentali.
L'alcaloide possiede una azione sedativa centrale molto spiccata; contemporaneamente manifesta proprietà simpaticolitiche da cui consegue ipotensione, ipotermia e bradicardia.
Curiosità
- Le piante di Rauwolfia serpentina sono arbusti alti fino a ca. 1 m, con foglie opposte o verticillate a gruppi di 3 o 4, fiori piccoli, pentameri, e frutti a drupa piccoli anch'essi, talvolta cresciuti a 2 a 2.