Oltre a questi sopracitati, la tracheotomia si pratica anche in pazienti affetti da paralisi respiratoria dovuta a traumi cranici, stati comatosi di varia origine, tetano, paralisi dei muscoli respiratori, la tracheotomia consiste in pratica nell'inserire successivamente all'interno dell'apertura creata chiamata tracheostoma, un tubo collegato ad un apparecchio per la respirazione artificiale in modo da consentire cosi una connessione più diretta e una più facile aspirazione delle secrezioni bronchiali.
L'anestesia durante l'intervento di tracheotomia può essere di due tipi:
Anestesia totale nel caso sia possibile superare l'ostacolo a livello delle vie aeree superiori e intubare il paziente.
Mentre l'anestesia può essere locale, tramite infiltrazione anestetica dei tessuti superficiali del collo in casi non urgenti o non essere fatta se il soggetto si trova incoscente, privo di riflessi e di colore cianotico ed il tempo di reazione per prestare soccorso risulta minimo.
Successivamente all'intervento è molto importante prestare assistenza continua al soggetto sotto vari aspetti, ed il più importante consiste nel monitorare l'eventuale insorgere di complicazioni, infiammazioni broncopolmonari ed infezioni e solitamente la ferità guarirà da sola.
Tracheotomia...
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