Se l'origine del tumore è ai polmoni, si parla di carcinoma polmonare primario, in tutti gli altri casi di tumore secondario. Del tumore primario esistono due tipi: Cellule grandi tumorali: Questa tipologia di carcinoma è la più diffusa e rappresenta l'80% dei casi analizzati. Piccole cellule tumorali: Ha un'incidenza minore rispetto al primo, infatti si presenta nel 20% dei casi, ma ha un'aggressività maggiore rispetto al primo e di conseguenza è più veloce la sua diffusione. Come detto prima, è una patologia molto diffusa e colpisce indistintamente sia uomini che donne, soprattutto anziani, nella fascia di età tra i 70 ed i 74 anni. Questo non vuole dire che i giovani siano esenti, ma la loro percentuale è molto bassa. Il fumo è imputato quale fattore principale di formazione tumorale nel polmone. Purtroppo è una patologia subdola, asintomatica. Quando i sintomi si fanno evidenti, purtroppo nella maggior parte dei casi ci si trova davanti ad un cancro avanzato. Come tutte le forme tumorali, anche quello al polmone è suddiviso per stadi, in base alla gravità e come tale trattato. La cura anche in questo caso è un mix tra chirurgia, chemioterapia e radioterapia. Quando il cancro è nello stato avanzato, la probabilità che si diffonda in altre parti del corpo è elevata. Le parti più coinvolte:Quanti tipi di tumore polmonare esistono?
Fasce d'età che possono essere colpite dal cancro ai polmoni:
Sintomi del cancro ai polmoni
Sintomi meno evidenti del tumore ai polmoni sono:
Sintomi del tumore polmonare avanzato:
I sintomi del tumore polmonare avanzato sono:
dolore alle ossa; ittero; convulsioni; vertigini; torpore; apatia; linfonodi del collo e torace ingrossati; dolore e debolezza arti inferiori e superiori.
Come in tutte le forme tumorali, il cancro altro non è che una mutazione delle cellule del dna, che crescono in maniera anomala, determinando in questo modo la formazione di tumori. Questi se si trovano in prossimità del sistema linfatico, la diffusione è elevatissima, così come lo è attraverso il sangue. In questo modo ovviamente la possibilità che altri organi possano essere interessati è assai elevata. Il fumo rimane la causa principale dei tumori al polmone. Se una persona fuma ha una probabilità maggiore di contrarre questa forma di cancro rispetto ad una che non fuma.Incriminate sono pertanto non solo le sigarette, ma anche il tabacco da solo. Di conseguenza chi fuma il sigaro, la pipa e mastica ed aspira tabacco, sono potenzialmente a rischio. Si è parlato di fumatori, ma l'esposizione a fumo passivo si è visto avere ripercussioni negative con formazione di tumori al polmone. Radon: È un gas naturale, radioattivo, che si forma quando si creano delle rotture della crosta terrestre. È molto conosciuto perché è noto risalire dal terreno dove nascono dei palazzi e si pensa che una sovraesposizione allo stesso possa essere causa di carcinoma polmonare. Compito delle autorità locali è quello di monitorare la quantità di radon presente ed all'occorrenza adoperarsi per limitarne e contenerne la fuoriuscita. La possibilità di contrarre questa malattia a seguito di esposizione a sostanze chimiche usate a livello industriale è molto elevata. Tra queste le più conosciute sono: Anche altri settori occupazionali sono interessati come:Come si forma il cancro ai polmoni?
Alcuni fattori che possono causare la formazione di carcinoma polmonare
Pericolosità di alcuni posti di lavoro in correlazione con la formazione del tumore:
agricoltura; settore minerario; produzione di metalli; costruzione navale; chi conduce autocarri e taxi.
Se sono evidenti i sintomi di cui si è parlato prima, è necessario rivolgersi al proprio medico. Se dal solo esame di sangue e urine non si hanno informazioni sufficienti, si dovrà far ricorso a strumenti più precisi: Queste sono gli esami più dettagliati che sono eseguiti, anche se ne esistono altri per avere ulteriori conferme o smentite circa la presenza di questa importante e grave patologia. Con questo esame viene analizzato il muco che constaterà la presenza di cellule tumorali. Il medico farà un prelievo del liquido polmonare aspirandolo con un ago, inserito nel torace. È una procedura molto delicata che viene eseguita con l'ausilio di uno scanner, che consentirà di inserire correttamente l'ago nel polmone. È un esame un po' invasivo che viene eseguito in anestesia generale. Il medico praticherà dei fori, nei quali inserirà dei tubicini atti al prelievo di materiale polmonare. Verificherà inoltre la presenza di liquido che dovrà essere eliminato. Anche per questo esame è prevista l'anestesia generale. Il medico analizzerà tutta l'area che comprende e circonda i polmoni. Questo esame richiede la permanenza in ospedale per qualche giorno. Il medico praticherà un taglio alla base della gola ed inserirà un tubicino che contiene una macchina fotografica ed al tempo stesso effettuerà prelievo del materiale, che in questo caso oltre che polmonare interessa anche i linfonodi circostanti. PET: È un esame particolarmente costoso che viene utilizzato in tutti quei casi per i quali non è possibile ricorrere agli esami sopracitati, a causa della posizione del tumore. In più rispetto alla TAC ed alla Risonanza magnetica, consente di vedere come la parte analizzata funziona. Anche nel caso della PET verrà iniettato un liquido di contrasto, è un esame indolore della durata circa di 30 minuti. Una volta che sono stati fatti tutti questi esami, si avrà una visione particolareggiata del tumore e del relativo stadio: una volta appurato si stabilirà la cura del caso. il tumore è localizzato all'interno del polmone e non interessa i linfonodi. Questo stadio si divide in: Stadio 2: questo è diviso in : il tumore è diffuso nei bronchi ed ha causato un collasso dello stesso o si è in presenza di più tumori. Stadio 3: In questo stadio il cancro è diffuso oltre che nel polmone, nei tessuti circostanti e nei linfonodi presenti in petto. Anche questo stadio si divide in due sottostadi. Stadio 3A: Il tumore interessa la pleura, che il tessuto che riveste il polmone, la parete toracica, centro del petto ed i linfonodi circostanti. Stadio 3B: In questo stadio il tumore è esteso oltre nel polmone è esteso ai linfonodi su entrambi i lati del torace, sopra le clavicole, oppure interessa altre parti importanti del corpo, come la gola, cuore o un vaso sanguigno importante. Stadio 4: Il tumore interessa organi importanti come fegato, cervello e ossa. Il caso delle piccole cellule tumorali polmonari hanno solo due fasi:Diagnosi si carcinoma polmonare:
Esame dell'espettorato:
Ago biopsia del torace:
Toracoscopia:
Mediastino scopia:
Stadio 1
malattia limitata: il cancro non è diffuso oltre il polmone; malattia estesa: il tumore è diffuso oltre il polmone.
È una malattia che richiede la collaborazione di diversi specialisti, il chirurgo toracico, l'oncologo, un patologo, un radiologo, un assistente sociale ed un'infermiera specializzata. Tutti insieme studieranno l'approccio migliore per lo stadio diagnosticato. Oltre alle più comuni tecniche, chirurgica, chemioterapica e il ricorso alla radioterapia ci sono i seguenti sistemi: Diverse tecniche chirurgiche: La maggior parte delle persone che si sottopongono a questo tipo di intervento hanno paura di non riuscire a respirare bene a causa dell'asportazione di un polmone. È più che altro un problema psicologico che si risolve col passare del tempo. Qualunque tipo di intervento è preceduto da tutta una serie di test che comprendono: Una volta appurato che il paziente, malgrado il tumore, è in buone condizioni fisiche per affrontare l'intervento chirurgico, viene sottoposto a intervento. Si può avere un intervento poco invasivo, utilizzando una tecnica laparoscopica quando il tumore è di piccole dimensioni. Anche questo intervento può portare a delle complicazioni: Per questo tipo di problemi ci sono cure farmacologiche, e porterà ovviamente ad una degenza più lunga in ospedale. Un buon esercizio fisico aiuterà per la riabilitazione. Si ricorre ad essa sia prima dell'intervento, per ridurre la parte da resecare; dopo per prevenzione e per ridurre la diffusione quando l'operazione non è possibile. Il numero di cicli dipende dallo stadio della malattia. I farmaci sono iniettati in vena oppure in un tubo collegato ad una vena del torace. Sono utilizzate due tecniche: Effetti collaterali: E' un farmaco utilizzato nei tumori polmonari ed impedisce alle cellule tumorali di riprodursi e moltiplicarsi, da assumere in compresse. I suoi effetti collaterali sono: Quando si assume questo farmaco, si dovrebbe evitare l'esposizione al sole, non fumare e non ci sono dati certi in caso di gravidanza: per cui meglio evitare di assumerlo in caso di gravidanza certa o presunta. È una tecnica utilizzata nel caso di presenza di piccole cellule malate nei polmoni. Il medico utilizzerà uno scanner per inserire l'ago nel tumore da curare. Le onde radio attraverseranno l'ago che uccideranno il cancro. Una possibile complicazione è la formazione di un pneumotorace che viene eliminata con un tubo inserito in un polmone. È una tecnica alla quale si fa ricorso quando il cancro inizia ad inibire la respirazione, chiamata anche ostruzione endobronchiale che provoca: Con la criosonda viene trattato il tumore per ridurlo. Si ricorre a questa tecnica quando un paziente non è in grado oppure non vuole sottoporsi ad intervento chirurgico, utilizzata anche in questo caso quando il cancro ostruisce le vie respiratorie. Questa terapia consta di 2 parti, la prima delle quali prevede l'assunzione di un farmaco chiamato porfimer di sodio che fotosensibilizzerà tutto il corpo. La seconda fase prevede l'inserimento di un broncoscopio fino al tumore che saranno distrutte dal fascio laser. Gli effetti collaterali della terapia fotodinamica sono:Come si affronta un carcinoma polmonare? Quale trattamento?
Chemioterapia:
Effetti della chemioterapia:
Radioterapia:
Erlotinib ( Tarceva):
Ablazione con radiofrequenza:
Crioterapia:
Terapia fotodinamica:
La pelle sarà molto sensibile alla luce per cui sarebbe meglio evitare l'esposizione alla luce solare almeno fino a 60 giorni dopo il trattamento. Un corretto esercizio fisico ed un'alimentazione sana può essere utile per la prevenzione non solo del tumore del polmone, ma per tante altre patologie.