Il cancro che si genera nel fegato è chiamato tumore primario oppure carcinoma epatocellulare, in quanto si sviluppa negli epatociti, che sono le cellule che costituiscono il fegato. Questa patologia è molto frequente negli uomini con più di 60 anni, rispetto alle donne. Il colangiocarcinoma è un altro tipo di tumore primario chiamato anche tumore del dotto biliare. Si presenta come metastasi: questo sta a significare che il tumore primario si trova in altro organo del corpo. La prevenzione è importante per allontanare possibili fattori che possano far sviluppare un tumore. Nel caso di tumore del fegato è stato appurato che l'abuso di alcool, fare uso di droghe, scambio di siringhe infette e sesso non protetto, possono far contrarre l'epatite C, che se non curata, porta ad una degenerazione del fegato e quindi a manifestazione tumorale. Nella maggior parte dei casi il cancro al fegato è asintomatico, e quando si manifestano i primi problemi, spesso la malattia è in uno stadio avanzato.Cancro primario del fegato
Cancro secondario del fegato
Sintomatologia del carcinoma del fegato
I sintomi più frequenti che sono stati evidenziati sono:
forte dolore all'addome che si può irradiare anche alla spalla destra; nausea accompagnata da vomito; inappetenza; calo ponderale; fiacchezza; addome gonfio; la pelle tenderà ad avere una colorazione giallognola, quello che viene chiamato ittero.
Come per tutte le formazioni tumorali, il cancro altro non è che un'alterazione della struttura del DNA. Questa alterazione meglio nota come mutazione genetica, può portare alla produzione eccessiva di cellule che danno vita ad una formazione tumorale. Non è detto che questa formazione sia maligna: può essere semplicemente una produzione eccessiva di tessuto innocuo. Il motivo vero e proprio che porta alla formazione del tumore del cancro non è conosciuto. La cirrosi, patologia che aggredisce e distrugge i tessuti sani del fegato, è il fattore principale che può portare alla formazione del tumore. Teorie del passato abbinavano la cirrosi ed il carcinoma al fegato causati dall'abuso di alcool. Negli ultimi anni, le moderne ricerche hanno stabilito che la cirrosi è dovuta ad infezioni del sangue legate alla contrazione di malattie come l'epatite B e l'epatite C. Mentre c'è un vaccino per curare l'epatite B, purtroppo per quella C non esiste. Sono tutte e due infezioni virali presenti nel sangue e possono manifestare i primi sintomi anche diversi anni dopo averle contratte. Ci sono dei casi che la cura dell'infezione produce risultati positivi, in altri invece la cura non ha successo. Da statistiche fatte su pazienti affetti da cirrosi epatica, si è appurato che seppur bassa come percentuale, 3- 5 %, possono sviluppare nell'arco di un anno il cancro. Si tratta di una patologia ereditaria che può causare seri problemi al fegato lentamente, iniziando ad agire sin dalla tenera età. È una malattia rara che vede il sistema immunitario, atto alla difesa dell'organismo quando è preda di infezioni, nemico delle cellule del fegato: questo perché non le riconosce come appartenenti al corpo bensì come un nemico da contrastare. In questi casi il rischio di andare incontro allo sviluppo di tumore del fegato è basso: al paziente sono somministrati dei farmaci chiamati immunosoppressori che impediscono al sistema immunitario di funzionare alacremente. È un'altra patologia genetica rara, nella quale il corpo è vittima del ferro. Ogni sostanza ingerita, seppur in quantità minime, contiene ferro. Le persone affette da questa malattia non sono in grado di espellere tutto il ferro che introducono con l'alimentazione e si vengono a creare forti concentrazioni di ferro nel fegato. Questa situazione altera la funzionalità epatica che può generare la cirrosi. Le persone che hanno questa malattia, possono sviluppare il tumore se non si sottopongono ad un trattamento che prevede l'eliminazione del ferro in eccesso nell'organismo. Il carcinoma fibrolamellare è un cancro primario, è simile al carcinoma epatocellulare anche se meno frequente. Le persone colpite hanno una fascia di età compresa tra i 20 ed i 40 anni e non hanno cirrosi. Chi è affetto da questa patologia viene operato. La parte ammalata asportata ed il paziente può condurre una vira normale, per cui le prospettive di vita sono migliori rispetto a chi è affetto da cirrosi. Come detto prima, ci sono delle categorie di persone a rischio che devono eseguire dei controlli periodici: Questi controlli sono gratuiti e gestiti dal servizio sanitario nazionale: è ovvio che la tolleranza si abbassa nei casi dei recidivi: cioè nei confronti di chi, con cirrosi conclamata, si ostinano ad avere comportamenti lesivi per la propria salute. Purtroppo si tratta di un tumore particolarmente aggressivo e le probabilità di guarigione non sono molto alte. Se il tumore è diagnosticato in tempo, prima cioè che le metastasi interessino altri organi e quando il tumore è di dimensioni ridotte, ci può essere una possibilità di guarigione. Le tecniche utilizzate nella cura del tumore del fegato sono l'asportazione della parte malata e addirittura lo stesso trapianto. Se il fegato è solo in minima parte interessato dal tumore, viene eseguita la cosiddetta resezione chirurgica: viene asportata solo la parte malata. Il fegato è un organo che è in grado di rigenerarsi, per cui asportandone una parte non si creano grosse problematiche all'organismo. Si ricorre al trapianto quando il tumore è di piccole dimensioni. L'organo che si impianta può essere di una persona morta da poco oppure il paziente potrebbe ricevere parte di fegato da parte di un congiunto. Dopo questa operazione al paziente operato, saranno somministrati degli immunosoppressori per evitare che ci possa essere rigetto del nuovo organo da parte dell'organismo che non lo riconosce come familiare. Un grave effetto collaterale legato all'assunzione di immunosoppressori è che i pazienti sono maggiormente soggetti a contrarre infezioni, a causa delle difese immunitarie molto basse. Purtroppo quando il tumore è diagnosticato tardi le possibilità di guarigione e di un probabile intervento non ci sono. L'unica cosa da fare è quella di rendere il meno doloroso possibile il decorso della malattia. Le tecniche utilizzate per alleviare il dolore sono diverse: Esiste una vasta gamma di analgesici utilizzati per contrastare il dolore. Ovviamente il tipo di analgesico sarà scelto in base a quanto è forte il dolore. Il paracetamolo è utilizzato nei casi di dolore leggero, mentre nei casi più gravi viene utilizzata la morfina, oppure la codeina che sono degli oppiacei. L'utilizzo di questi farmaci può portare al verificarsi di episodi di stipsi: in questi casi bisognerà far ricorso ad un lassativo. N.b. Comunicare ad un paziente che è affetto da una malattia incurabile, deve essere fatto con tatto e delicatezza. Le reazioni sono soggettive: Il ricorso ad uno psicologo si è rivelato molto utile, soprattutto nei casi molto gravi. Avere un piccolo aiuto, anche a base di psicofarmaci, può senza ombra di dubbio alleviare un pochino il peso di questa brutta malattia.Quali sono le cause del cancro al fegato?
Proprio per questo motivo si parla di tumore al fegato che puo' essere:
Cirrosi o carcinoma epatocellulare
I due tipi di epatite: B e C.
Epatite autoimmune
Emocromatosi
Altri tipi di cancro al fegato
Come è possibile diagnosticare il cancro al fegato?
Sono utilizzati diversi esami per verificare o meno la presenza di carcinoma epatocellulare:
Terapie chirurgiche per il tumore a fegato
Trapianto di fegato
I casi di cancro non curabile
Terapia del dolore tumore contro il cancro al fegato