La formazione del verme solitario
Le tenie praticamente sono dei vermi nastriformi che allo stato adulto raggiungono dimensioni notevoli, anche fino a qualche metro di lunghezza a seconda dei vari stadi di crescita.
La formazione del verme solitario inizia dapprima dallo scolice, dotato di organi di fissaggio quali ventose e rostelli per continuare la sua evoluzione formando vari livelli di proglottidi ricoperti quasi interamente dagli organi riproduttivi che una volta maturi conterranno le uova.
Questi parassiti essendo privi di organi digerenti si nutrono del cibo digerito dall' organismo ospite e di secrezioni della mucosa.
Come si prende il verme solitario:
Per capire come si può prendere od essere contagiati dal verme solitario basta conoscere il suo ciclo vitale, il quale è molto semplice da comprendere e si basa tutto sul consumo di carni di animali.
Tutto inizia dalle proglottidi che una volta arrivate a maturazione vengono espulse all'esterno con le feci dall'ospite originario, le uova a loro volta vengono ingerite da altri animali nei quali si sviluppano le larve chiamate cisticerchi e questa assimilazione è fattibile ad esempio perché il maiale assume le uova di taenia solium per la sua tendenza alla coprofagia e gli erbivori ingeriscono quelle di taenia saginata dai foraggi ed acque contaminate e via discorrendo e di conseguenza l'uomo essendo consumatore di carni può assume questi cisterchi mangiando carni poco cotte o di dubbia provenienza ed una volta che questi arrivano all'intestino, li permangono e danno luogo al loro sviluppo causando la patologia detta teniasi.
Il nome medico della problematica del verme solitario è teniasi e la forma più comune e meno grave è quella data taenia saginata la quale in caso permane da sola all'interno dell'intestino dell'uomo mentre nel caso della taenia solium possono essere riscontrabili più esemplari.
I sintomi del verme solitario
I sintomi ed i disturbi di questa malattia dalla lunga durata sono estremamente diversi per intensità, tanto in alcuni casi da essere ignorati.
I due sintomi caratterizzanti sono l'aumento fuori norma di appetito oppure anche l'inappetenza spesso congiunta ad altri sintomi quali:
- disturbi digestivi
- nausea
- dolori addominali
- dispnea
- insonnia
- disturbi nervosi che possono anche portare nel tempo alle convulsioni
Fortunatamente infestazione da taenia solium è molto più rara se paragonata a quella data dalla taenia saginata ma purtroppo è anche più pericolosa in quanto nell'uomo puo' portare a vere e proprie invasioni di cisticerchi, annidati non più nel lume intestinale, ma in seno ai tessuti e causare gravi problematiche qualora intaccassero nervi dell'occhio e cervello.
3 consigli per evitare la contaminazione da verme solitario
I consigli sono relativamente semplici per cercare di arginare la patologia è bene:
- scegliere carni da allevamenti o di origine certificata
- congelare la carne per qualche giorno dopo l'acquisto
- cucinare bene la carne prima di consumarla
Diagnosi e terapia del verme solitario:
La diagnosi si basa essenzialmente sul reperto delle proglottidi e la terapia può essere diversa a seconda dei casi ma sovente vengono somministrati prodotti tenifughi ed altri appositamente concepiti e raramente si arriva alla soluzione chirurgica.